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Memorie storiche di Favara di Carmelo Antinoro

MILITARI - GUERRE

 

Indice

La terza Guerra d'Indipendenza

Il bersagliere Giuseppe Urso caduto il 24 giugno 1866 a Custoza

L'eccidio di Dogali

Giovanni Ferraro caduto nell'eccidio di Dogali del 26 Gennaio 1887

La prima Guerra Mondiale

Militari favaresi morti nella prima guerra mondiale 1915/1918

La seconda Guerra Mondiale

Antonio Galiano e l'ombra del maledetto lager

  Operazione Husky: il 14 luglio 1943 l'esercito americano arriva a Favara
  Partigiani favaresi

 

 

La terza Guerra d'Indipendenza

 

 

Il bersagliere Giuseppe Urso

caduto il 24 giugno 1866 a Custoza

 

 

 

Via Bersagliere Urso è il toponimo più antico dedicato ad un militare favarese caduto in battaglia, che ha sostituito quello della prima metà del 1800: strada esterna di Genui (o Genua). Nei documenti era chiamata strada esterna perché delimitava, a monte, il paese di Favara; Genua in riferimento alla famiglia Genova, presente a Favara dalla prima metà del 1600 fino al 1800. Tra il 1778 e il 1880 la via fu rinominata bersagliere Urso.

Chi era questo militare? Giuseppe Urso nacque il 1 novembre 1844 da Carmelo (contadino) e Onofria Nobile. Di professione gessaro, Giuseppe (altezza m. 1,67) venne arruolato nel 27.mo battaglione bersaglieri nel 1866 ed il 24 giugno di quell'anno si trovò, suo malgrado, protagonista delle manovre offensive della terza guerra d'indipendenza. L'Alleanza italo-prussiana, siglata l'8 aprile 1866, aveva sancito l'obbligo di cooperazione militare fra il regno sabaudo e quello di Prussia contro il trono di Vienna. Le attività militari italiane iniziarono il 23 giugno e videro come protagonisti l'Armata Imperiale del Sud (Arciduca Albrecht von Österreich-Teschen) e lo schieramento italiano con il comando supremo del Re d'Italia Vittorio Emanuele II con, a fianco, il generale La Marmora. Il 23 giugno fu per l'esercito italiano il giorno di inizio delle attività belliche vere e proprie. Nella notte si preparò una manovra di sfondamento che avrebbe dovuto sorprendere gli austriaci dietro il fiume Adige. Gli austriaci, in realtà, non erano dietro all'Adige, ma allo scoppio del conflitto avevano varcato il fiume e si dirigevano verso il Lago di Garda, andando incontro agli uomini di La Marmora. La battaglia fu una delle più confuse e frazionate del Risorgimento, tanto da suscitare un notevole interesse internazionale. Le motivazioni dell'insuccesso sono da ricercarsi nella scarsa organizzazione dei comandi dell'esercito italiano, al quale, nonostante la superiorità numerica e la conquista di importanti teste di ponte, fu ordinato di ripiegare a causa dell'incomprensione e delle rivalità fra i comandanti Enrico Cialdini e Alfonso La Marmora, cui contribuirono la conoscenza approssimativa o del tutto nulla dei movimenti delle truppe nemiche sul territorio. La battaglia dove si trovò Giuseppe Urso, si svolse a Custoza il 24 giugno 1866, dove rimasero coinvolte e si batterono anche i granatieri di Lombardia e di Sardegna. Giuseppe Urso fu il primo ad entrare a Custoza e nonostante le ferite continuò a combattere fino alla morte.

Il 25 giugno 1867 il Ministro Segretario di Stato per gli affari della guerra, per disposizione del Re d'Italia del 6 dicembre 1866 conferiva a Firenze la medaglia al valore militare al bersagliere Urso. A valle della via bersagliere Urso da tanti anni esiste una scuola elementare chiamata "scuola di bers. Urso, ma in realtà solo per antica consuetudine, non per titolarità ufficiale.

 

 

Medaglia d'argento al valor militare assegnata al bersagliere Giuseppe Urso - 25 giugno 1867

 

 

Sacrario di Custoza

 

 

Sacrario di Custoza - ossario

 

 

 

L'eccidio di Dogali

 

 

Giovanni Ferraro caduto nell'eccidio di Dogali del 26 Gennaio 1887

 

Battaglia di Dogali del 26 Gennaio 1887- Michele Cammarano (1835-1920) - 1896

 

Epigrafe sul prospetto del municipio di Agrigento

 

 

L'eccidio di Dogali, nel lontano 26 Gennaio 1887, rappresenta una delle pagine più tristi ed oscure della storia italiana anche per gli agrigentini e oggi, forse, non avrebbe più risonanza se il 14 marzo, a Girgenti, sulla facciata del Palazzo di Città non fosse stata posta una lapide commemorativa. A ricordarci che in quella tragica spedizione in Africa caddero anche giovani di Girgenti in quella lapide si leggono i nomi di Alfonso Contino, Giuseppe Noto Millefiori, Carlo Palazzotto, Antonino Quartararo. Giuseppe Bonelli era fra quei giovani, anche se nella lapide non viene ricordato (v. f.). Non si pianse solo a Girgenti; sui campi di Dogali caddero altri giovani della provincia:

- Giuseppe Isaria, Vincenzo Mannara, Giovanni Burgio da Casteltermini;

- Carmelo Noto Mazzarella da Bivona;

- Paolo Alongi da Racalmuto;

- Giovanni Ferraro da Favara;

- Calogero Agrò e Giuseppe Tinebra da Racalmuto;

- Giuseppe Sgommeglia e Calogero Cannizzaro da Canicattì;

- Ignazio Acquaviva da Ravanusa;

- Calogero Cacioppo da Sambuca;

- Antonio Ferra e Antonio Randazzo da Santa Margherita Belice;

- Vito La Rocca da Campobello di Licata;

- Giuseppe Samaritano da Ribera.

Tutti facevano parte di una colonna di 5.540 soldati italiani e 50 bascibuzuk (soldati di colore), comandata dal tenente colonnello Tommaso De Cristoforis che doveva portare soccorsi al presidio italiano in Abissinia di Saati, assediato per diversi giorni dai nemici. Ma il 26 gennaio 1887 quella colonna doveva tristemente passare alla storia per uno degli episodi più tragici dell´avventura coloniale italiana in Africa. L'azione ebbe luogo durante la prima fase di espansione italiana in Eritrea, dopo l'occupazione di Massaua, per allargare la zona d'insediamento, occupando i territori che, ad ovest, portavano all'orlo dell'altopiano etiopico. Dogali è il nome del villaggio di capanne dell'Eritrea a circa 18 km ad ovest di Massaua, nei pressi del quale vi è un monte chiamato "poggio Dogali", divenuto famoso per il combattimento che vi svolse nel 1887. La vicenda di Dogali è da collegare all'attacco del giorno precedente il 26, quando il negus, per contrastare l'occupazione italiana, ordinò al suo luogotenente,  il ras Alula (generale abissino e signore di Asmara), di far sgombrare gli italiani da quelle zone. Il ras Alula, portatosi a Ghinda, 60 km ad O di Massua intimò al comandante delle forze italiane Gen. Genè di sgomberare Uaà e Zula, ma il generale Genè rispose che era pronto a respingere ogni attacco e occupò anche Saati, dislocando a Moncullu una colonna di riserva (3 compagnie di fanteria, 2 mitragliere e 2 buluc di irregolari) agli ordini del ten. col. Tommaso De Cristoforis.

Il 25 gennaio il ras Alula attaccò il fortino di Saàti, presidiato da 2 compagnie di fanteria, 2 pezzi di artigliera e 300 indigeni al comando del Magg. Boretti, ma gli assalitori dopo 4 ore di combattimento si ritirarono con gravi perdite. L'indomani il ten. col. De Cristoforis mosse con la sua colonna da Moncullu a Saati per scortare gli approvvigionamenti al forte, ma presso l'altura di Dogali venne attaccato di sorpresa da circa cinquemila abissini armati all´europea. Gli Italiani, di fronte all'urto della massa abissina, ripiegarono a scaglioni, combattendo sul colle di Dogali. Circondati da ogni parte, resistettero per ore, combattendo prima con i fucili e poi, esaurite le munizioni, con le baionette, finché caddero tutti. Dalla parte italiana vi furono ben 433 morti, di cui 23 ufficiali, e un'ottantina di uomini feriti e abbandonati per morti dagli Abissini, salvati da una colonna italiana di soccorso, giunta il giorno successivo da Massaua. Gli Abissini, da parte loro, ebbero circa 1000 uomini tra morti e feriti. Quella di Dogali fu la prima grande sconfitta toccata all´Italia in terra d'Africa. A Girgenti la tragica notizia arrivò solo il primo febbraio tramite il "Giornale di Sicilia" e le famiglie trovarono i nomi dei caduti e dei feriti. Vennero celebrati in varie parti d'Italia e della provincia solenni esequie e in taluni occasioni tra il clero locale e i liberali si crearono momenti di grave tensione perché i sacerdoti non volevano che il tricolore sventolasse dentro la chiesa durante le funzioni religiose: i rapporti tra Stato e Chiesa erano allora assai tesi. In diversi Comuni d'Italia, in onore dei soldati caduti, vennero scoperte epigrafi commemorative ed eretti monumenti, fra questi quello di piazza dei Cinquecento, angolo viale L. Einaudi, a Roma, riutilizzando una stele egiziana con i nomi dei soldati caduti in battaglia. Sul lato Ovest viene riportato quello di Giovanni Ferraro (v. f.). Giovanni Ferraro nacque il 29 Giugno 1864 da Giuseppe e Signorino Gelo Giuseppa, entrambi genitori contadini; quarto dei dieci figli, fra cui uno - il primogenito - nato morto e due deceduti in tenerissima età. Il secondogenito, Calogero (n. 1859), il 28 giugno 1887, veniva condannato a 18 anni di lavori forzati dalla Corte d’Assise di Girgenti, mentre il fratello Paolo (n. 1870) cominciò ad avere problemi con la giustizia fra il 1890 e il 1892 a seguito di una condanna a otto anni, dieci mesi e venti giorni di carcere, oltre a due anni di vigilanza speciale per un tentato omicidio. Paolo, latitante, ricercato dalle forze dell'ordine venne ucciso il 3 Novembre 1902. Nell'atto di morte n. 14 del registro del 1888, parte II, del Comune di Favara, presso gli atti del Tribunale di Girgenti venne trascritta  la lettera pervenuta dal Ministero della Guerra: Ministero della guerra - Segretariato Generale - Divisione Gabinetto del Ministro - Sezione II - Estratto dell'atto di morte del soldato Ferraro Giovanni iscritto nel registro degli atti di morte in tempo di guerra del terzo battaglione Africa a pagina 213, n. 211 d'ordine - Il sottoscritto Direttore Capo della Divisione Gabinetto del Ministro dichiara nel registro degli atti di morte in tempo di guerra del terzo Battaglione Africa a pag. 213 e al n. 211 d'ordine, trovasi inscritto quanto segue: l'anno 1887 ed alli 26 del mese di Gennaio nel combattimento di Dogali, mancava ai vivi alle ore ___ ed in età di anni ___ il soldato Ferraro Giovanni del quarantunesimo Reggimento Fanteria, nona compagnia, al num. 2346 di matricola, nativo di Favara, Provincia di Girgenti, figlio del fu Giuseppe e di Signorino Giuseppa, ammogliato con ___ vedovo di ___ morto in seguito allo scontro cogli abissini, sepolto a Dogali come consta da notorietà indiscutibile. L'Aiutante Maggiore incaricato della tenuta del registro - firmato A. Tancredi. Roma, li 13 Maggio 1888 - il Direttore Capo della Divisione f.to Durandi.

 

 

Medaglia d'argento al valor militare per il soldato Giovanni Ferraro - 9 Maggio 1887

 

 

Stele funeraria dedicata afli eroi di Dogali in piazza dei Cinquecento, angolo viale L. Einaudi, a Roma

Stele funeraria dedicata afli eroi di Dogali in piazza dei Cinquecento, angolo viale L. Einaudi, a Roma

 

 

Eroi di Dogali in un giornale dell'epoca

Eroi di dogali in un giornale dell'epoca

 

 

 

La prima Guerra Mondiale

 

Militari favaresi morti nella prima Guerra Mondiale 1915/1918

 

 

Abbate Giuseppe di Calogero e Butticè Assunta

soldato 988.ma compagnia, 4 reparto mitraglieri

nato il 17 12 1893 e morto il 22 10 1918 nell’ospedale da campo in combattimento sul monte Maio, per ferite riportate.Sepolto a Costozza di Longare

 

 

Adamo Angelo di Vincenzo Giovanni e Agliata Rosa

soldato 85° Regg.to Fanteria, 2 compagnia, matr. 23418

nato il 26 4 1887 e morto il 10 9 1916 in combattimento sul monte Maio per ferite riportate in combattimento

 

 

Adamo Giovanni di Vincenzo Giovanni e Agliata Rosa

soldato 232° Regg.to Fanteria, 7 compagnia, matr. 30506

nato il 31 1 1891  e morto il 7 8 1916 in combattimento sul medio Isonzo, nelle trincee presso Luciano, per ferita di scheggia di granata alla testa. Sepolto nel campo

 

 

Agliata Antonio di Giuseppe e Cirnesi Giuseppa

sposato con Terranova Calogera il 3 11 1912

caporale 76° Regg.to Fanteria, 2 compagnia, plotone arditi, matr. 283139

nato il 1 10 1889  e morto il  15 6 1917 in combattimento in località Cigini, Sperone Iseniah, nel settore di Tolmino, per ferita da schegge al capo e stroncamento arto inferiore sinistro. Sepolto a Case Bertine

 

 

Agliata Gerlando di Giuseppe e Maglio Filippa

soldato 224° Regg.to Fanteria

nato il 31 1 1896 e morto il 1 6 1916 in combattimento sull’altipiano di Asiago in combattimento. Disperso

 

Soldato Airò Farulla Calogero

Airò Farulla Calogero di Calogero e Caramanno Maria

soldato

nato il 4 2 1892

  

 

Alaimo Calogero di Antonio e Vullo Rosa

soldato 150° Regg.to Fanteria, 6 compagnia

nato il 6 7 1895 e morto il 17 8 1916 in combattimento sul medio Isonzo, vicinanze Est di Gorizia, per ferite multiple in varie parti del corpo

 

 

Alaimo Carmelo di Giovanni

soldato 155° Regg.to Fanteria

nato il 13 6 1890° Castrofilippo e morto il 25 7 1915 nell’ospedale militare di Voghera per malattia

 

 

Alba Rosario di Antonio e Pecoraro Luigia

soldato 145° Regg.to Fanteria, 1 compagnia, matr. 2931

nato il 11 2 1883 e morto il 18 9 1916 a quota 144 in combattimento sul Carso, per ferita di pallottola alla testa. Sepolto nelle pendici di Lago Pietra Rossa

 

 

Albano Angelo di Antonio e Zagone Maria

soldato 232° Regg.to Fanteria, 2 compagnia, distretto 60

nato il 31 3 1897 e morto il 25 1 1918 in combattimento sul Piave per ferite riportate. Sepolto a Fossalta

 

 

Albano Francesco di Antonio e Zagone Maria

soldato 16° Regg.to Fanteria

nato il 1 1 1895 e morto il 6 8 1915 all’ospedale militare di Milano per malattia

 

 

Albano Gerlando di Ferdinando e Schifano Maria

soldato 1 Regg.to genio, 73.ma compagnia

nato il 25 1 1896 e morto il 17 5 1917 in combattimento sul medio Isonzo, all’estrema destra di Bodrez, riva sinistra fiume Isonzo. Sepolto a Brodez

 

 

Alongi Giuseppe di Giuseppe e Caramazza Anna

soldato 145° Regg.to Fanteria, 9 compagnia,  matr. n. 60

nato il 9 10 1892 e morto il 1 11 1916 in combattimento sul Carso, a quota 144, per ferita causata dallo scoppio di granata. Sepolto nel campo

 

 

Alcamisi Salvatore di Giuseppe e Grova Angela

sposato con Milanese Giuseppa il 15 2 1903

operaio dipendente della direzione del Genio, zona Sasso, 6 armata

nato il 30 11 1873 e morto il 19 4 1917 nell’ospedale da campo n. 52 per bronchiolite diffusa e miocardite. Sepolto cimitero militare di Sasso

 

 

Arcadipane Gaetano di Francesco e Caramazza Giuseppa

soldato 149° Regg.to Fanteria, 9 compagnia, matr. 23118

nato il 15 9 1891 e morto il 14 12 1915 in combattimento a Vermigliano, sul Carso, per ferita penetrante al cranio. Sepolto a Vermigliano

 

 

Argento Francesco di Francesco e Russello Carolina

soldato 145° Regg.to Fanteria, 9 compagnia, matr. 274

nato il 24 6 1895 e morto il 19 9 1916 in combattimento sotto quota 144/111 sul monte Deschi, sul Carso, nell’ospedale da campo n. 202 per ferita di arma da fuoco. Sepolto nel campo

 

 

Arnone Giuseppe di Salvatore e Montaperto Domenica

soldato 145° Regg.to Fanteria, reparto zappatori , matr. 564

nato il 16 6 1889 e morto il 4 9 1916 nella 16.ma sezione di Sanità Rocchi per ferita all'addome penetrante in cavità. Sepolto al cimitero di Rocchi

 

 

Arnone Paolo di Amedeo

soldato 21° Regg.to Artiglieria da campagna

nato il 20 7 1894 e morto l’8 8 1919 nell’ospedale da campo n. 152 di Innsbruck in Austria per tubercolosi polmonare. Sepolto nel cimitero militare di Amras (Innsbruck), tomba n. 34, fossa XI, gruppo K

 

 

Arnone Rosario di Giuseppe e Virgone Maria

sposato con Patti Giuseppa il 17 10 1913

soldato 144° Fanteria, 11 compagnia

nato il 26 4 1889 e morto il 1 11 1916 in combattimento sul medio Isonzo per scoppio di granata austriaca

 

 

Arrigo Pasquale di Giuseppe e Maglio Stellaria

Soldato 32° Regg.to Fanteria

nato il 10 6 1893 e morto il 5 7 1915 in combattimento sul monte S. Michele. Disperso

 

 

Attardo Giuseppe Calogero e Fanara Gaetana

caporale 135° Regg.to Fanteria M. M., 6 compagnia, matr. 33658

nato il 20 8 1892 e morto il 20 8 1915 in combattimento sul monte Sei Busi, sul Carso, per ferita d'arma da fuoco. Sepolto a Redipuglia

 

 

Aucello Angelo di Salvatore e Sorce Giuseppa

sposato con Schifano Concetta il 20 4 1913

soldato 232° Regg.to Fanteria, 10 compagnia

nato il 28 9 1889 e morto il 14 11 1916 nell’ospedale da campo n. 198, per ferita penetrante al torace. Sepolto al cimitero di Gorizia

 

 

Augello Calogero di Antonio e Costa Maria

soldato 46° Regg.to Fanteria

nato il 19 1 1893 e morto il 27 10 1915 nella 17.ma sezione di sanità. Sepolto Falzarego

 

Soldato Avenia Salvatore

Avenia Salvatore di Lorenzo e Pletto Antonia

soldato 5° Regg.to Genio minatori, 21 compagnia, matr. 7686

nato il 11 8 1894 e morto il 29 7 1915 in combattimento sul monte Nero, a Ozieri per ferite riportate

 

 

Bellomo Calogero di Filippo e Giglia Rosa

soldato 221° Regg.to Fanteria

nato il 24 8 1893 e morto il 16 9 1918 in combattimento presso località Zenzon, sul Piave. Sepolto al cimitero Fornaci di Zenzon

 

 

Bellomo Giuseppe di Francesco e Castronovo Maria

soldato 149° Regg.to Fanteria, 11 compagnia, matr. 2374

nato il 16 8 1892 e morto il 17 6 1916 in combattimento presso villa di proprietà Ferdinando Scaroni a ca. 2 km da Breganza, nell’ospedale da campo n. 4, per ferita penetrante al torace. Sepolto al cimitero di Breganze

 

 

Bennardo Carlo di Calogero e Nardello Maria

sposato con Carrubba Vincenza il 6 11 1910

soldato 75° Regg.to Fanteria, 2 compagnia, matr. 12790

nato il 15 1 1885 e morto il 29 6 1916 in combattimento a Monfalcone, sul Carso, per ferita da pallottola di fucile al torace. Sepolto al cimitero della Brigata Napoli presso Monfalcone

 

 

Bongiorno Giuseppe di Antonio e Vetro Anna

soldato 31° Regg.to Fanteria a Napoli, matr. n. 790

nato il 27 11 1895 e morto il 20 7 1915 nell’ospedale di Cassegliano, Comune di S. Pietro, per ferita di arma da fuoco penetrante all'inguine sinistro. Sepolto al cimitero di S. Pietro all'Isonzo

 

 

Bonzinetto Camillo di genitori ignoti

sposato con Amico Teresa il 1 6 1913

nato il 1 10 1889 e morto nel 1915

soldato

 

Sottotenente Bosco Calogero

Bosco Calogero di Gaetano e Piscopo Antonia

sposato con Spadaro Elisabetta il 30 4 1914

sottotenente di complemento 1° Regg.to Genio, 32 compagnia

Nato il 26 5 1885 e morto il 18 9 1917 in combattimento sul Carso, Dolmia 2 Comandi (Zo Zaiti), per ferita da scheggia di granata nemica. Sepolto a Gradisca

 

 

Bosco Calogero di Giuseppe e Lentini Rosa

caporale 5° Regg.to genio, 3 compagnia, matr. 26969

nato il 14 3 1889 e morto il 23 11 1915 in combattimento sulle alture di Oslava (Valletta), quota 115, per ferita prodotta da granata. Sepolto nel campo

 

Sottotenente Bosco Giuseppe

Bosco Giuseppe di Salvatore e Giancutreri Giovanna

sottotenente 241 Regg.to Fanteria

nato il 21 gennaio 1891 e morto il 29 giugno 1918 a Col d'Echele

Pur senza mezzi, animato dal desiderio di aiutare al più presto la famiglia molto numerosa, riuscì, senza maestri, a conseguire con ottimi voli la licenza della R. Scuola normale di Palermo nel 1913. Si diede subito all'insegnamento e all'educazione dei figli del popolo dedicò tutta la sua anima di apostolo. Scoppiata la guerra e chiamate alle armi anche le terze categorie fu destinato al 3 Fanteria. Nominato sottotenente nel 1916 partì per il fronte e fu assegnato al 241 Reggimento Fanteria. Combatté in diversi punti del fronte. Dalla prima linea scriveva alla mamma: "… sii calma, abbi forza, pazienza e fede nei nostri destini…". Il 23 giugno 1918, pochi giorni prima della gloriosa morte scriveva: "Si è scatenata l'offensiva. I signori austriaci credevano di poter fare una breccia sul fronte italiano. Il buco lo hanno fatto, ma nell’acqua. Fatti coraggio, mamma e sta allegra come sto io…". Il 29 giugno, dopo tre furiosi attacchi nettamente e vittoriosamente respinti colpito dalla mitraglia cadeva eroicamente come aveva combattuto. Gli fu concessa la Medaglia d'Argento al valor militare con la seguente, magnifica motivazione: " Sprezzante del pericolo, incitando i suoi uomini che, dopo tre furiosi assalti, aveva condotto sulle posizioni nemiche, tenacemente difese, magnifico esempio di spirito combattivo, cadeva, colpito da pallottola di mitragliatrice austriaca, dopo avere, col proprio sacrificio, magnificamente contribuito al felice risultato della vittoriosa azione, dimostrando quanto possa l'alto fervore aggressivo, il nobile entusiasmo, il senso profondo de dovere, ad ogni costo compiuto".

 

 

Bumbello Gaspare di Lorenzo e Spina Angela

soldato 16° Regg.to Fanteria

nato il 14 8 1891 e morto il 11 11 1914 nell’ospedale territoriale di Sabri (Bengasi) per peritonite

 

 

Burgio Antonio di Gaetano e Barbisi Anna

soldato 93 fanteria, 1 compagnia

nato il 3 2 1899 e morto il 19 12 1917 in combattimento a Val Pez, sul monte S. Gabriele per ferite riportate

 

 

Calacione Giovanni di Giuseppe e Grova Giuseppa

sposato con Licata Giuseppa il 24 1 1909

soldato 224° Regg.to Fanteria

nato il 28 5 1883 e morto il 1 11 1916 in combattimento sul medio Isonzo. Disperso

 

Sottotenente  Callea Giovanni

Callea Giovanni di Biagio e Bellavia Rosalia

sottotenente di complemento 116° Regg.to Fanteria, 2 compagnia, matr. 12790

nato il 4 2 1893 e morto il 26 3 1916 in combattimento presso località Podgora per ferite riportate. Sepolto nel campo

 

 

Cammilleri Antonio di Giovanni e Bellavia Teresa

soldato 2° regg.to speciale d'istruzione

nato il 6 3 1894 e morto l’11 5 1918 nelle acque di Messina per affondamento del piroscafo "Verona" silurato dall’U boot 52 della II Pola Flotilla, oberleutnant zur see Hellmut von Doemming

 

 

Cammilleri Antonio di Giovanni e Cavaleri Pasqua

soldato 2° regg.to speciale d'istruzione

nato il 22 12 1897 e morto l’11 5 1918 nelle acque di Messina per affondamento del piroscafo "Verona" silurato dall’U boot 52 della II Pola Flotilla, oberleutnant zur see Hellmut von Doemming

 

 

Campione Rosario di Salvatore e Mendolia Calella Carmela

caporal maggiore 138° Regg.to Fanteria

nato il 23 1 1895 e morto il 1 11 1916 in combattimento sul Carso. Disperso

 

 

Cancialosi Rosario di Antonio e Montalbano Angela

soldato 69° Regg.to Fanteria zappatori, 6 compagnia

nato il 25 9 1892 e morto il 13 6 1916 in combattimento sul monte Geive per ferita di granata. Sepolto nel campo

 

 

Capodici Baldassare di Carmelo e Lauricella Luca Gaetana

soldato 223 Regg.to Fanteria, 6 compagnia mitraglieri, 3 sezione

nato il 28 2 1892 e morto il 30 10 1916 nell’ospedale da campo n. 104. Sepolto a Cormons

 

 

Capodici Salvatore di Carmelo

soldato 40° Regg.to Fanteria

nato il 27 10 1883 e morto il 25 8 1916 in combattimento, nel ripiegamento al Piave

 

 

Caramazza Gaetano di Antonio e Castronovo Giuseppa

sposato con Montaperto Giuseppa il 6 2 1910

soldato 128° Battaglione bombardieri

nato il 21 8 1882 e morto il 10 4 1917 nell’ospedale militare principale di Udine per infortunio per fatto di guerra.

 

 

Casciaro Francesco di Salvatore e Salvaggio Anna

sposato con Scalia Rosalia il 18 2 1911

soldato 6 compagnia automobilisti

nato il 6 11 1891 e morto il 2 12 1918 nell’ospedale di guerra n. 67 per malattia

 

 

Castronovo Antonio di Stefano e  Pirrera Domenica

soldato 12 compagnia di sussistenza

nato il 1 1 1895 e morto il 4 12 1915 per affondamento di nave

 

Sottotenente  Castronovo Calogero

Castronovo Calogero di Stanislao e Tuzzolino Carmela

sottotenente 5° Fanteria, 1 compagnia

nato il 17 4 1898 e morto il 24 10 1918 in combattimento a Valderoa, sul monte Grappa, per pallottola di mitragliatrice. Sepolto nel campo. Decorato di medaglia d’argento al V. M.

 

 

Castronovo Leonardo di Giuseppe e Brucculeri Carmela

caporal maggiore 224° Regg.to Fanteria, 12 compagnia, matr. 26977

nato il 18 4 1889 e morto il 7 8 1916 in combattimento a Oslava, per ferite multiple da pallottola di mitragliatrice. Sepolto nel campo

 

 

Castronovo Stefano di Salvatore e Sajeva Giuseppa

soldato 6° Regg.to artiglieria da campagna, 3 batteria

nato il 6 10 1898 e morto il 2 4 1917 presso casa sita in c.so Milano, a Vigevano, per malattia

 

Sergente Cataldo Gerlando

Cataldo Gerlando di Giuseppe e Augello Maria

sergente battaglione complem.re brigata Gaeta

nato il 26 7 1890 e morto il 18 12 1918 nell’ospedale da campo n. 240, a Mestre, per malattia. Sepolto nel campo, nel 1938 la salma venne trasferita nel sacrario sull’altopiano di Asiago. Alla madre, che nel frattempo si era trasferita a Ribera, dove morì il 19 novembre 1927, venne consegnata la “Medaglia di bronzo di gratitudine nazionale”.

 

 

Chianetta Salvatore di Salvatore e Matina Maria

soldato 21° Regg.to Fanteria

nato il 21 3 1893 e morto il 4 12 1915 a Brescia per ferite riportate in combattimento

 

 

Chiapparo Giuseppe di Salvatore e Chianetta Antonia

sposato con Miccichè Antonia il 10 1 1915

soldato 224° Regg.to Fanteria, 9 compagnia

nato il 4 12 1887 e morto il 4 10 1916 in combattimento a quota 174, sul Carso, per ferite multiple al corpo per scoppio di Strapheule. Sepolto nel campo

 

Sergente Contino Antonio

Contino Antonio di Ignazio e Russello Rosalia

sergente 8 artiglieria da campagna, 6 batteria, matr. 35071

nato il 21 1 1893 e morto il 21 5 1917 nell’ambulanza chirurgica d’armata n. 7 per grave ferita al torace, con lesione polmonare. Sepolto a Verentini, Vallona. Decorato di medaglia di bronzo al V. M.

 

 

Contino Ignazio di Salvatore e Sciabica Giuseppa

soldato 3° Regg.to Fanteria

sposato con Vinciguerra Carmela l’8 4 1907

nato il 19 8 1883 e morto il 20 8 1917 nell’ospedale da campo n. 158, per ferite multiple penetranti all'addome, con frattura all'omero destro, per colpi di mitragliatrice. Sepolto al cimitero militare dei Cappuccini di Gorizia

 

 

Contrino Antonio di Giovanni e Maglio Rosa

sposato con Trupia Teresa il 19 11 1905

soldato 140° Regg.to Fanteria, 7 compagnia, matr. 47420

nato l’1 1 1883 e morto il 3 6 1917 in combattimento sul Carso, a quota 241, per granata nemica.

 

 

Contrino Antonio di Gaspare e Castronovo Pasqua

soldato 222° Regg.to Fanteria, 9 compagnia

nato il 29 1 1892 e morto il 20 4 1917 in combattimento a quota 166, sul medio Isonzo, per scoppio di granata nemica. Sepolto a Villa Bice

 

 

Contrino Pasquale di Gaspare e Parlato Maria

soldato 84° Regg.to Fanteria

nato il 17 7 1892 e morto il 16 11 1918 a Girgenti per malattia.

 

 

Cordaro Leonardo di Luigi e Bellavia Felicia

soldato 31° Regg.to Fanteria

nato il 29 9 1885 e morto il 18 6 1916 in combattimento sull’altipiano di Asiago. Disperso.

 

 

Costa Antonio di Antonio e Costanza Angela

soldato 4° Regg.to Artiglieria da fortezza, 88.ma batteria, matr. 836

nato il 24 5 1895 e morto il 30 3 1917 nell’ospedale chirurgico contumaciale di Udine per tubercolosi polmonare bilaterale. Sepolto a Udine

 

 

Costa Calogero di Michele e Augello Francesca

sposato con Pillitteri Vincenza

soldato 232° Regg.to Fanteria

nato il 21 2 1890 e morto il 14 11 1916 in combattimento sul monte S. Marco. Disperso

 

 

Costanza Antonio di Giovanni e Rindone (Arnone) Filippa

sposato con Cucchiara Giuseppa il 19 9 1909

soldato 140° Regg.to Fanteria, 9 compagnia, matr. 16032

nato il 22 3 1883 e morto il 24 7 1917 nell’ospedale da campo n. 53 in Villa Vicentina per ferite multiple causate da scoppio di granata, all'emitorace destro non penetrante, con frattura di costole ed all'avambraccio destro con frattura e setticemia. Sepolto nel cimitero comunale di Ruda

 

 

Crapanzano Antonio di Calogero e Vinciguerra Salvatrice

soldato 232 Regg.to Fanteria, 6 compagnia, matr. 35675

nato il 25 12 1892 e morto il 7 8 1916 in combattimento alla testa del ponte di Gorizia, sul medio Isonzo, per ferita da pallottola di fucile al cuore

 

 

Crapanzano Calogero di Antonio e Mancuso Baganella Domenica

sposato con Vetro Girolama il 31 7 1910

soldato 223° Regg.to Fanteria, 3 compagnia, matr. 9543

nato il 28 8 1887 e morto il 2 11 1916 in combattimento a quota 174 presso Gorizia, sul medio Isonzo, per ferita da pallottola di fucile. Sepolto a Gorizia

 

 

Crapanzano Gaetano di Antonio e Brucculeri Maria

caporal maggiore 327.ma batteria bombardieri

nato il 18 2 1897 e morto il 23 6 1918 sul Piave in combattimento per ferite riportate. Sepolto Cà Ghisa

 

Soldato Crapanzano Pasquale

Crapanzano Pasquale di Paolo e Sammaritano Giuseppa

sposato con Sanfratello Gerlanda il 26 4 1914

soldato 222° Regg.to Fanteria, 2 repardo zappatori

nato il 14 4 1891 e morto il 16 10 1916 nell’ospedale da campo n. 43 per ferita da scheggia di bombarda al ginocchio destro con distruzione del terzo inferiore della coscia e cancrena dell'arto. Sepolto al cimitero di Bigliacca

 

 

Crapanzano Salvatore di Angelo e Sottile Gaetana

sposato con Cacciatore Concetta il 31 3 1913

soldato 19° Regg.to Fanteria

nato il 20 11 1880 e morto il 5 6 1917 in combattimento sul Carso. Disperso

 

 

Cucchiara Antonio di Rosario e Contino Rosa

soldato 7° Regg.to Fanteria, 14 compagnia, matr. 35676

nato il 13 5 1892 e morto il 27 3 1917 in combattimento a Vertaiba Gorenze, sul medio Isonzo. Sepolto a Vertaiba

 

 

Cucchiara Antonio di Rosario e Contino Rosa

soldato 7° Regg.to Fanteria, 14 compagnia, matr. 35676

nato il 18 5 1892 e morto il 27 3 1917 in combattimento a Vertaiba Gorenze, sul medio Isonzo per ferite riportate in combattimento

 

 

Cumbo Giovanni di Giuseppe e Urso Carmela

soldato 276° Regg.to Fanteria

nato il 10 8 1897 e morto il 27 8 1917 nell’ospedale chirurgico mobile “Città di Milano”. Sepolto a Molini di Klinack (Cividale)

 

 

Cumbo Giuseppe di Matteo e Baldacchino Luigia

bersagliere 3° regg.to bersaglieri in Livorno, 14 compagnia ciclisi, matr. 39262

nato il 19 12 1894 e morto il 26 7 1915 in combattimento sul monte Sei Busi, sul Carso, per ferita d'arma da fuoco. Sepolto nel campo

 

 

Cumbo Salvatore di Giovanni e Vaccaro Antonia

soldato 40° Regg.to Fanteria, 19.ma divisione di Cervignano,

nato il 15 9 1894 e morto il 11 7 1915 nell’ospedale da campo n. 64 in Conegliano, per ferita d’arma da fuoco penetrante al torace. Sepolto nel cimitero di Conegliano

 

 

Cuscheri Mariano di Vincenzo e Infurna Domenica

soldato 147° Regg.to Fanteria

nato il 18 8 1893 e morto il 4 11 1915 a Ravenna per ferite riportate in combattimento

 

 

Cuscheri Vincenzo di Salvatore e Salamone Angela

soldato 19° Regg.to Fanteria, III compagnia

nato il 6 9 1882 e morto il 7 10 1917 in combattimento nelle caverne a quota 651, altopiano di Bainsizza. Sepolto nel campo

 

 

Dainotto Calogero di Vincenzo e Alba Antonia

soldato 324 battaglione M. T.

nato il 26 8 1874 e morto il 5 2 1917 nell’ospedale di v. Duomo (seminario) a Girgenti

 

 

Daniele Calogero di Giovanni e Sicilia Giulia

caporal maggiore 10° Regg.to Fanteria, 8 compagnia, matr. 35882

nato il 14 12 1893 e morto il 29 6 1916 nell’ospedale da campo n. 84 in Cadenzano per asfissia da gas austriaci. Sepolto in Cadenzano

 

 

D'Anna Carmelo di Giuseppe e Di Gloria Antonina

soldato 6° Regg.to Fanteria, 9 compagnia

nato il 30 10 1893 e morto il 22 8 1917 in combattimento presso Stazione villa casa albergo, in val Sugana, per ferita alla testa. Sepolto al cimitero dell'ospedale

 

 

D'Anna Giuseppe di Salvatore e Nobile Calogera

sposato con Vinci Giuseppa il 22 9 1912

soldato 149° Regg.to Fanteria, 11 compagnia, matr. 34282

nato il 22 1 1887 e morto il 1 8 1916 nell’ospedale da campo n. 106, per ferita, con frattura complicata agli avambracci ed alla gamba destra provocata da scoppio di granata. Sepolto a Guisca

 

 

Di Benedetto Calogero di Salvatore e Crapanzano Giuseppa

soldato 40° Regg.to Fanteria, matr. 158

nato il 11 4 1895 e morto il 12 7 1915 nell’ospedale da campo n. 53 per gastroenterite acuta. Sepolto al cimitero di Ruda (Udine)

 

 

Di Caro Salvatore di Calogero e Calacione Paola

soldato 40° Regg.to Artiglieria da campagna, 7 compagnia, matr. 8083

nato il 25 6 1897 e morto l’8 9 1917 in combattimento, in località Sveto, sull’altipiano di Bainsizza, per ferita lacera penetrante nella regione ascellare sinistra, in cavità, da palletta di Strapherel. Sepolto a Bote. Decorato di medaglia d’argento al V. M.

 

 

Di Giovanni Salvatore di Raffaele e Pirrera Rosa

caporale 140° Regg.to Fanteria, 2 compagnia, matr. n. 861

nato il 28 6 1895 e morto l’11 10 1916 in combattimento a quota 144, sul Carso, per ferita da pallottola all'addome

 

 

Di Grazio Calogero di Vincenzo e Signorino Gelo Teresa

sposato con Nicotra Croce il 7 2 1909

soldato 368 compagnia mitraglieri

nato l’8 11 1881 e morto il 22 8 1917 in combattimento nella linea case Gelo-Carlo, sul Carso, per ferite riportate

 

 

Di Grazio Rosario di Vincenzo e Signorino Gelo Teresa

soldato 139° Regg.to Fanteria, 2 compagnia, matr. 1980

nato il 6 1 1885 e morto il 5 6 1917 in combattimento a quota 241, sul Carso, per scoppio di granata. Sepolto nel campo

 

 

Di Rosa Alfonso di Giovanni e Cavaleri Calogera

sposato con Casà Giovanna il 19 10 1913

soldato 5° Regg.to Fanteria

nato il 23 4 1891 e morto il 30 3 1918 nell’ospedale militare di v. Duomo in Girgenti

 

 

Di Nolfo Giuseppe di Cristoforo e Failla Gaetana

soldato 232° Regg.to Fanteria, matr. 42071

nato il 9 5 1896 e morto il 14 8 1916 nell’ospedale da campo n. 130 per ferita penetrante all'addome. Sepolto a Villa Rodolfino a Gorizia

 

 

Diruto Gerlando di genitori ignoti

soldato 30° regg.to artiglieria di campagna, matr. 38984

nato nel 1894 e morto il 13 6 1915 a Capriva

 

 

Distefano Carmelo di Filippo e madre ignota

sposato con Filorizzo Antonia il 5 11 1904

soldato 112 Regg.to Fanteria, 3 compagnia, matr. 16716

nato il 6 3 1882 e morto il 28 6 1916 in combattimento sul monte Masciagh, altipiano di Asiago, per ferita da pallottola di fucile. Sepolto nel campo

 

 

Distefano Felice di Giuseppe

soldato 15 Regg.to Fanteria, 3 compagnia, matr. 16716

nato il 15 8 1895 e morto il 13 12 1918 a Girgenti per malattia

 

 

Failla Francesco di Baldassare e Buggea Giuseppa

sposato con Vullo Maria il 21 11 1910

soldato 68° Regg.to Fanteria di Marcia, 6 compagnia

nato il 24 7 1887 e morto il 17 5 1918 nell’ospedale da campo in Albania per malattia. Sepolto a Panagià

 

 

Faldetta Francesco di Gaetano e Castronovo Calogera

soldato 1392.ma compagnia mitraglieri, matr. 13473

nato il 31 1 1895 e morto il 1 12 1917 in combattimento a Osteria, in Fossalta di Piave, per proiettile d'artiglieria nemica. Sepolto nel campo

 

 

Faldetta Salvatore di Giuseppe e Sutera Sardo Filippa

sposato con Lo Porto Giuseppa

soldato 221° Regg.to Fanteria

nato il 7 10 1885 e morto il 30 9 1918 nell’ospedale da campo n. 9 in Argnà Polesine per malattia. Sepolto nel cimitero militare di Amras, tomba n. 9

 

 

Fanara Gaetano di Carmelo e Schillaci Angela

soldato 47° Regg.to Fanteria

nato il 21 1 1899 e morto il 27 9 1918 a Lecce per malattia

 

 

Fanara Giuseppe di Domenico e Sferrazza Concetta

soldato 35° Regg.to Fanteria, 9 compagnia

nato il 4 1 1891 e morto il 14 9 1913 a seguito dell'attacco alla carovana di Garbà. Sepolto a Derna

 

 

Fanara Giuseppe di Pasquale e Veneziano Broccia Isabella

soldato 135° Regg.to Fanteria

nato il 12 10 1894 e morto il 27 10 1918 nella 1 sezione sanità per ferite riportate in combattimento

 

 

Fanara Michele di Calogero e Dejure Giuseppa

capitano di complemento 121° Regg.to Fanteria

nato il 10 3 1893 e morto il 16 4 1919 nell’ospedale da campo n. 162 per malattia

 

 

Ferlisi Calogero di Gaetano e Graccione Anna

soldato 232° Regg.to Fanteria, 2° reparto zappatori

nato il 31 1 1896 e morto il 14 5 1917 in combattimento a quota 524, fortino n. 1, sul medio Isonzo, per ferita di palletta di Straphenel alla nuca. Sepolto nel campo

 

 

Ferrante Francesco di Angelo e Schembri Santa

soldato Regg.to Fanteria

nato il 4 2 1894 e morto il 21 11 1915 nell’ospedale da Campo n. 92 per ferite riportate in combattimento

 

 

Ferrante Francesco di Angelo e Alletti Concetta

soldato 232° Regg.to Fanteria

nato il 1 8 1896 e morto il 27 10 1917 in combattimento nel ripiegamento al Piave. Disperso

 

 

Fontana Giuseppe di Carmelo e Rinoldo Mattea

soldato appuntato 1° Regg.to Cavalleria "Nizza", 4 Squadrone, matr. 88988

nato il 17 6 1894 e morto il 25 5 1916 nell’ospedale da campo n. 48, 1° Regg.to Cavalleria "Nizza"per frattura del femore e consecutiva cancrena

 

Soldato Genuardi Giuseppe

Genuardi Giuseppe di Raimondo e Crapanzano Maria

soldato

nato il 14 5 1896 e morto a Gorizia

 

Sottotenente Giglia Antonio

Giglia Antonio di Angelo e Lauria Angela

sottotenente di complemento 66° Regg.to Fanteria

nato il 29 1 1893 e morto il 26 10 1915 in combattimento nel settore di Tolmino. Disperso

 

 

Graccione Calogero di Paolo e Nona Carmela

soldato 28° Regg.to cavalleri di Treviso

nato il 19 12 1896 e morto il 15 5 1916 sul Carso per ferite riportate in combattimento

 

 

Graccione Calogero di Salvatore e Pullara Giuseppa

soldato 30° Regg.to Fanteria

nato il 26 4 1895 e morto il 4 12 1915 in combattimento sul monte S. Michele. Disperso

 

 

Grasta Domenico di Domenico e Bennardo Rosa

sposato con Schifano Luigia il 18 5 1913

soldato

n. 1888

 

 

Gueli Giuseppe di Giuseppe e Castronovo Maria

soldato

nato l’8 2 1889 e morto l’11 8 1916 nell’ospedale maggiore Sanità Militare di Milano

 

 

Indelicato Giuseppe di Vincenzo e Russello Anna

sposato con Costanza Filippa il 31 10 1909

soldato 224° Regg.to Fanteria, 4 compagnia, matr. 13582

nato il 17 5 1885 e morto il 18 8 1916 nell’ospedale da campo n. 130 per ferite penetranti alla testa e all'inguine. Sepolto a villa Rodolfino (Gorizia) e successivamente traslato nel sacrario di Oslavia

 

 

Infurna Calogero di Calogero e Nobile Francesca

sposato con Castellana Gaetana il 10 9 1911

soldato 5° Regg.to Fanteria, 1 compagnia, matr. 20705

nato il 25 1 1886 e morto il 14 8 1916 in combattimento nelle trincee di Zagora, sul medio Isonzo, per ferite di scheggia di granata. Sepolto nel campo

 

 

La Manna Emanuele di Giuseppe e Vinti Mariangela

caporale 247° Regg.to Fanteria

nato il 24 8 1894 e morto l’8 9 1917 in combattimento sul medio Isonzo. Disperso

 

 

Landone Alfonso di Tommaso e Sorce Mariangela

sposato con Arcadipane Calogera il 30 7 1893

nato il 20 12 1874 e morto il 6 2 1914 presso casa salute di Palermo

 

 

Landone Calogero di Alfonso e Arcadipane Calogera

soldato 3° Regg.to Fanteria

nato il 14 3 1895 e morto il 10 6 1916 in combattimento a Thiene

 

 

Lanfranca Salvatore di Nicolò e Moscato Antonia

sposato con Scichilone Francesca

caporale 75° Regg.to Fanteria, matr. 14558

nato il 25 11 1882 e morto il 15 9 1917 nell’ospedale da campo n. 14 per angina pectoris. Sepolto a Cimbiz

 

 

Lauricella Luca Giuseppe di Giuseppe e Caramazza Antonia

soldato 40° Regg.to Fanteria, 8 compagnia

nato il 19 9 1895 e morto il 23 10 1915 in combattimento con le truppe austriache località di Polizza, sul carso, per ferite riportate

 

Tenente cappellano Lentini Antonio

Lentini sac. Antonio di Giuseppe e Lentini Assunta

Tenente cappellano 40° Regg.to Fanteria

nato il 17 10 1889 e morto il 3 4 1920 nell’ospedale militare di Trieste per azione di gas asfissianti sul monte Forcelletta. La salma è stata traslata nella madrice di Favara

Compì i primi studi ginnasiali alla scuola del sac. Angelo Giudice. Chiamato da Dio alla famiglia di S. Francesco, ne vestì l’abito il 22 ottobre 1905. Fu ordinato sacerdote a Palermo il 19 luglio 1914. La stima dei superiori lo designò subito ad essere rettore del collegio serafico di Alcamo. Al richiamo della Patria nel maggio del 1916 partì per il servizio militare. Quale soldato di sanità e poi, dal 1917, quale cappellano militare del 248° e poi 40° reggimento fanteria, si prodigò al servizio dei figli d’Italia combattenti, feriti, moribondi, caduti. Distintosi già in varie azioni, dimostrò, specialmente nella battaglia di Montello tale eroismo, da meritare la medaglia d’argento e di bronzo al valore militare con splendida motivazione. Colpito gravemente da gas asfissianti sul monte Forcelletta, ne subì le micidiali conseguenze con la malattia che lo condusse alla morte nell’ospedale militare di Trieste il 3 aprile 1920. Amato per le sue virtù dai superiori dell’Ordine, dagli ufficiali e dai soldati il suo corpo ebbe dimora dapprima al cimitero e il 3 novembre 1929 in apposita edicola nella chiesa madre. Alla sua memoria sono state intitolate un’aula del collegio serafico ad Alcamo ed a Favara la via dove egli nacque (già via Rondine) e un’aula delle scuole elementari.

 

 

Lentini Gaetano di Antonio e Schifano Giuseppa

sposato con Lentini Maria Antonia il 26 10 1902

soldato 2° Regg.to Genio zappatori, 133 compagnia, matr. 14842

nato il 3 7 1881 e morto il 19 10 1916 nell’ospedale da campo n. 127 per ferita con foro d'ingresso al dorso penetrante nella cavità addominale, con lesioni midollari, da palletta di Straphenel. Sepolto a villa Vicentina

 

 

Lentini Gaetano di Giuseppe e Castronovo Rosaria

soldato 5° Regg.to Fanteria, 1 compagnia, matr. 269

nato il 18 10 1892 e morto l’11 11 1916 in combattimento nelle trincee a quota 291 Pecinza, sul Carso, per scoppio di granata nemica. Sepolto nel campo

 

 

Lentini Luigi di Antonio e Schifano Giuseppa

sposato con Bruccoleri Mariantonia il 4 6 1911

soldato 6° Regg.to Fanteria, 2 compagnia, matr. 14984

nato il 10 5 1887 e morto il 2 12 1916 in combattimento a Dosso Faiti, sul Carso, per ferite riportate

 

 

Leone Nicolò di Calogero e Macaluso Domenica

sposato con Alaimo Antonia il 17 1 1904 e Drago Giuseppa

soldato 56° Regg.to Artiglieria da campagna

nato il 18 1 1879 e morto il 28 6 1918 in combattimento sul Col di Novanta, altipiano S. Asiago

 

 

Licata Gaetano di Antonio e Arnone Alfia

sposato con Fanara Ursola il 20 7 1913

soldato 223° Regg.to Fanteria

nato il 1 2 1890 e morto il 29 1 1918 in prigionia per malattia

 

 

Licata Raimondo di Giuseppe e Buggea Giuseppa

soldato 221° Regg.to Fanteria, 5 compagnia

nato il 1 10 1896 e morto il 28 8 1917 in combattimento sul monte S. Marco per ferite riportate in combattimento. Sepolto al cimitero Cappuccini di Gorizia

 

 

Limblici Antonio di Antonio e Faldetta Carmela

soldato 224° Regg.to Fanteria, 6 compagnia

nato il 24 4 1891 e morto il 1 11 1916 in combattimento a quota 174, a Gorizia, sul medio Isonzo, per sfracellamento del corpo causato da scoppio di granata

 

Soldato Liotta Gaetano

Liotta Gaetano di Salvatore e Alongi Rosalia

soldato 96° Regg.to Fanteria, 10 compagnia. matr. 11714

nato il 30 8 1884 e morto il 25 5 1917 in combattimento a quota 363, sul medio Isonzo, per ferite riportate

 

 

Maddi Giuseppe di Leonardo e Schifano Rosa

sergente 31 Regg.to Fanteria, 6 compagnia

nato l’11 1 1893 e morto il 25 5 1917 alla sezione sanità Ronchi n. 16 per gravi ferite con frattura del ginocchio sinistro, con sintomo di anemia acuta. Sepolto cimitero di Ronchi di Monfalcone

 

Caporale  Maddi Salvatore

Maddi Salvatore di Angelo e Argento Grazia

caporale 16° Fanteria, 7 compagnia, matr. 39006

nato l’8 5 1893 e morto il 25 7 1915 in combattimento a quota 100 a S. E. di Polazzo, sul Carso, per ferita d'arma da fuoco all'addome. Sepolto nel campo. Decorato con medaglia d’argento al V. M.

 

 

Magro Calogero di Gaetano e Chiapparo Angela

soldato 132° Regg.to Fanteria

nato l’11 4 1896 e morto il 14 5 1917 in combattimento nelle trincee di Alba Val Cava, sul medio Isonzo, per ferita da scheggia di granata al torace. Sepolto pendici del San Gabriele

 

 

Mainenti Giuseppe di Nunzio e Miceli Angela

soldato 202° Regg.to Fanteria

nato il 1 4 1885 e morto il 15 6 1918 in combattimento sul Piave

 

 

Mancuso Nicolò di Salvatore e Sciortino Gaetana

soldato 120° Regg.to Fanteria, 2 compagnia

nato il 2 1 1898 e morto il 14 9 1917 nell’ambulanza chirurgica d'armata n. 2 per ferita da scheggia penetrante all'addome ed altra ferita alla gamba con frattura della tibia. Sepolto cimitero militare Iaz Banah

 

 

Mandracchia Gaetano di Michele e Messinese Calogera

soldato 222° Regg.to Fanteria, 1 compagnia

nato il 25 3 1893 e morto il 18 9 1916 in combattimento nelle trincee presso S. Caterina, sul medio Isonzo, per scoppio di bombarda nemica. Sepolto nelle pendici di S. Caterina

 

 

Marchese Carmelo di Calogero e Bennardo Gaetana

sposato con Sciarrotta Vittoria il 9 9 1906

soldato 6° Regg.to Fanteria, 1 compagnia

nato il 22 5 1881 e morto il 23 11 1917 in combattimento sul Col della Berretta, sul monte Grappa. Sepolto al cimitero Val dei Carmini e successivamente traslato al sacrario militare in Cima Grappa

 

 

Maria Salvatore di Salvatore

caporale 181 Regg.to compagnia mitraglieri

nato il 21 9 1893 e morto il 24 12 1917 sul monte Val Bella per ferite riportate in combattimento

 

 

Marino Giuseppe di Giuseppe e Schembri Giovanna

soldato 149° Regg.to Fanteria

nato il 13 7 1892 e morto il 18 11 1915 sezione di sanità per ferite riportate in combattimento

 

 

Marrone Calogero di Gaetano e Capodici Rosalia

sposato con Marrone Maria il 10 2 1907

soldato 2° Regg.to speciale d’istruzione, 6 compagnia

nato 3 4 1887 e morto 11 5 1918 scomparso nelle acque di Messina a seguito di siluramento del piroscafo “Verona” silurato dall’U boot 52 della II Pola Flotilla, oberleutnant zur see Hellmut von Doemming

 

 

Marrone Michele di Antonio e Russello Calogera

soldato 145° Regg.to Fanteria, 5 compagnia, matr. 19040

nato il 1 11 1891 e morto il 18 9 1916 in combattimento a quota 144, sul Carso, per ferita causata da scoppio di granata. Sepolto alle pendici, nel campo

 

 

Mazza Alfonso di Antonio e Minio Maria

caporale trombettiere 39° Regg.to Fanteria, 1 battaglione, matr. 35901

nato il 7 2 1893 e morto il 28 10 1916 in combattimento sul monte Sei Busi, sul Carso per ferite. Sepolto nel campo

 

 

Mendolia Calella Antonio di Traspadano e Piazza Carmela

soldato 30° Regg.to Fanteria, 11 compagnia, matr. 564

nato il 26 7 1894 e morto il 29 6 1916 in combattimento a S. Martino del Carso per gas asfissiante. Sepolto a Sdraussina

 

 

Mendolia Calella Giacomo di Francesco e Curto Antonia

sposato con Moscato Antonia il 31 7 1910

soldato 141° Fanteria, 7 compagnia

nato il 2 1 1888 e morto il 23 5 1917 in di combattimento sul Carso, al posto di medicazione del 141° Fanteria, nei pressi di Castagnarizza per ferite multiple in tutto il corpo. Sepolto Vallone di Doberdò

 

 

Messina Salvatore di Antonio e Veneziano Broccia Isabella

bersagliere 16° Regg.to Bersaglieri, 10 compagnia, matr. 12571

nato il 10 8 1885 e morto l’8 8 1916 nell’infermeria avanzata di Tinian per ferita di granata penetrante nel cranio. Sepolto a Poluzza

 

 

Messinese Giovanni di Rosario e Costanza Maria

soldato 6° Squadrone Regg.to Cavalleria Nizza, matr. 39013

nato il 10 10 1893 e morto il 14 6 1916 in combattimento a Montefalcone, sul Carso, a quota 12, per ferita causata da scoppio di granata. Sepolto nel campo

 

 

Miceli Pasquale di Nicolò e Sorce Angela

sposato con Castronovo Stefana il 14 9 1913

soldato 232° Regg.to Fanteria

nato il 27 9 1890 e morto il 14 5 1917 in combattimento sul monte Vodice (Slovenia). Sepolto al sacrario militare di Redipuglia

 

 

Milia Giuseppe di Ignazio

soldato 269° Regg.to Fanteria

nato il 25 9 1892 e scomparso in prigionia

 

 

Monachello Giuseppe di Diego e Castronovo Giuseppa

soldato 71 Regg.to Fanteria, matr. 16545

nato il 2 2 1890 e morto il 10 1 1916 in combattimento a Santa Maria, settore di Tolmino, per ferite riportate. Sepolto nel campo

 

 

Morreale Pasquale di Giovanni e Nicotra Pasqua

soldato 76° Regg.to Fanteria, 1 Reparto Zappatori, matr. 7714

nato il 12 1 1897 e morto il 7 5 1917 nella sezione sanità per ferite riportate in combattimento. Sepolto nel cimitero di Vogrinho

 

 

Moscato Calogero di Antonino e Fanara Carmela

sposato con Callea Leonarda il 24 4 1904

soldato 222 Regg.to Fanteria

nato il 2 2 1883 e morto il 16 12 1918 ospedale da campo n. 216 per malattia

 

Soldato Mossuto Carmelo

Mossuto Carmelo di Pasquale e Gallo Vincenza

soldato 30° Regg.to Fanteria, 12 compagnia

nato il 13 3 1888 e morto il 29 6 1916 in combattimento sul monte S. Michele, a S. Martino del Carso per gas asfissiante. Sepolto a Idraussina

 

 

Nicastro Girolamo di Salvatore e Magro Carmela

soldato 69° Regg.to Fanteria, 12 compagnia

nato il 3 12 1892 e morto il 6 8 1916 in combattimento su monte Corno di destra per scoppio di granata. Sepolto nel campo

 

 

Nobile Giuseppe di Salvatore e Salvaggio Rosaria

soldato 5° Regg.to Fanteria, 5 compagnia

nato il 5 5 1889 e morto il 23 11 1916 in combattimento a Fait Krib, sul carso, per estesa frattura del cranio. Sepolto nel campo

 

 

Paino Giuseppe di Salvatore e Niesi Rosaria

Soldato 26° Regg.to Fanteria, 1085 compagnia mitraglieri, matr. 1017

nato il 29 10 1898 e morto il 30 7 1917 nell’ospedale da campo n. 144 per ferita da scheggia di Granata al volto e alla regione sopraclavicolare, penetrante, con emorragia. Sepolto cimitero militare

 

Soldato Palumbo Francesco

Palumbo Francesco di Antonino e Morreale Vincenza

soldato 5° Regg.to Fanteria, 10 compagnia, matr. 3654

nato il 29 11 1893 e morto il 13 8 1916 sezione sanità di Ronchi per ferita da scheggia penetrante nel cranio. Sepolto cimiterio provvisorio

 

 

Panarelli Luigi di Luigi e Maniglia Giuseppa

soldato 150° Regg.to Fanteria, compagnia mitraglieri, matr. 39849

nato il 18 3 1892 e morto il 16 5 1917 nell’ospedale da campo 144 per ferita causata da palletta di fucile al collo, con lesione midollare, oltre a ferita da scheggia al terzo inferiore della coscia destra. Sepolto cimitero militare di Gorizia

 

 

Passarello Pasquale di Giuseppe e Fallea Mariastella

caporale 1020 Compagnia mitraglieri Fiat, matr. 9635

nato l’8 10 1897 e morto il 28 5 1917 in combattimento nella trincea di Valcoveniae, sul Carso, per scoppio di granata. Sepolto nella valletta di quota 239 al Villaggio Gradolf

 

 

Patti Antonio di Calogero e Mendolia Calella Giuseppa

86° Regg.to Fanteria

nato il 20 2 1880 e morto il 25 11 1918 nell’ospedale da campo n. 199 per malattia

 

Patti Calogero di Giuseppe e Vetro Giuseppa

bersagliere 5° Regg.to Fanteria, 2 battaglione, matr. 2574

nato il 14 4 1889 e morto il 8 11 1915 nell’infermeria, sezione sanità di Roma, per ferita al cranio con fuoriuscita di materia cerebrale. Sepolto a Serpenizza

 

 

Patti Ignazio di Giuseppe e Picone Maria

soldato 259° Regg.to Fanteria

nato il 12 6 1898 e morto il 16 9 1917 in prigionia nella bassa Austria, riserva St. Polten, circondario di St. Polton per ferita al cranio con fuoriuscita di materia cerebrale. Sepolto il 10 9 1917 nel cimitero di St. Polton

 

Ssoldato  Patti Pasquale

Patti Pasquale di Carmelo e Sanfilippo Rosa

soldato 39 Regg.to Fanteria, matr. 968

nato il 12 5 1894 e morto il 20 7 1915 in combattimento a Castelnuovo sul Carso per ferita d'arma da fuoco alla testa. Sepolto a Fogliano

 

 

Pecoraro Giuseppe di Amedeo e Corallo Gaetana

soldato 2° Bersaglieri di Lecce

nato il 17 4 1898 e morto il 9 8 1919 nell’ospedale militare di Lecce per Malattia. Sepolto a S. Antonio di Lecce

 

 

Percontra Rosario di Giuseppe e Baldacchino Cosima

soldato 224° Regg.to Fanteria, 12 compagnia, matr. 11718

nato il 30 8 1884 e morto il 1 11 1916 in combattimento a quota 184 presso Gorizia, sul medio Isonzo. Sepolto nel campo.

 

Soldato Pirrera Angelo

Pirrera Angelo di Antonio e Sicilia Mariantonia

sposato con Zambito Anna il 28 11 1903

soldato 9 Regg.to Fanteria

nato il 6 2 1879 e morto il 16 5 1917 in combattimento a Dosso Pait, sul Carso. Disperso

 

Soldato Pirrera Calogero

Pirrera Calogero di Antonio e Sicilia Mariantonia

soldato 96° Regg.to Fanteria, 5 compagnia

nato l’8 5 1886 e morto il 23 5 1917 in combattimento a Flava, quota 383, sul medio Isonzo, per ferite riportate in combattimento

 

 

Pirrera Francesco di Antonio e Sanfilippo Anna

soldato 315.ma squadra panettieri con forni Weiss

nato il 28 1 1893 e morto il 24 9 1918 nell’ospedale da campo n. 111 per malattia, Sepolto Cimitero civico Sandrigo

 

 

Pirri Stanislao di Antonino e Tirrito Maria

soldato 21° Regg.to Fanteria, 7 compagnia, matr. 88988

nato il 15 2 1894 e morto il 7 6 1916 14.ma sezione di sanità nel Comune di Monfalcone per ferita da Strapuel perforante l'addome con foro d'entrata nella regione lombo-iliaca fino sull'emiscapolare. Sepolto a Monfalcone

 

 

Piscopo Antonio di Giuseppe e Fiorenza Giuseppa

soldato

nato il 12 10 1867 e morto il 25 1 1918 nell’ospedale militare di Udine

 

 

Piscopo Filippo di Salvatore e Pirrera Maria

sposato con Crapanzano Giuseppa il 6 4 1913

caporal maggiore 10° Regg.to Fanteria, 5 compagnia, matr. 1858

nato il 20 2 1891 e morto il 2 7 1918 in combattimento sul monte Val Bella, in Trentino, per scoppio di granata. Sepolto nel campo

 

 

Piscopo Francesco di Vincenzo e Cuntreri Concetta

sposato con Crapanzano Giuseppa il 6 4 1913

soldato 204° Regg.to Fanteria

nato il 31 10 1895 e morto il 5 12 1918 a Favara per malattia

 

 

Piscopo Giuseppe di Antonio e Piscopo Calogera

soldato 42 Regg.to Fanteria, 5 compagnia, matr. 34

nato il 12 6 1895 e morto il 20 2 1916 in combattimento sul monte Nero per ferita di arma da fuoco alla testa e al petto. Sepolto a Krn

 

 

Piscopo Giuseppe di Calogero e Caramanno Maria

soldato 16° Regg.to, Fanteria, 1 Battaglione, 3 compagnia, matr. 38909

nato il 26 1 1893 e morto il 27 4 1916 nell’infermeria presidiaria di Ghemines, in Libia, per morbillo. Sepolto cimitero cristiano di Ghemines

 

 

Piscopo Giuseppe di Pasquale e Pullara Vincenza

soldato 48° Regg.to Artiglieria da campagna, 8 batteria

nato il 25 1 1895 e morto il 19 9 1918 nell’ospedale da campo n. 129 per malattia. Sepolto Castelfranco Veneto

 

 

Presti Giuseppe di Domenico e Maria Rosa

soldato 66° Regg.to Fanteria di marcia, 4 compagnia

nato il 15 1 1896 e morto il 26 9 1918 nell’ospedale da campo in Panagia, Albania, per malattia

 

 

Pullara Calogero di Giuseppe e Imbergamo Calogera

sposato con ceresi Carmela il 12 1 1902

soldato 9° Regg.to fanteria

nato il 31 10 1881 e morto il 16 5 1917 prese parte al fatto d’armi al Donato Fait, sul Carso, in data 16 5 1917 e da tale giorno non ha dato più notizia di se. Disperso

 

 

Pullara Domenico di Calogero e Maria Domenica

soldato 139° Regg.to Fanteria, 2 compagnia

nato l’11 5 1898 e morto il 15 11 1917 S. Donà di Piave per ferite riportate in combattimento. Sepolto nell campo

 

 

Pullara Giuseppe di Salvatore e Chiapparo Rosaria

soldato 149° Regg.to Fanteria, 19 compagnia , matr. 564

nato il 1 8 1890 e morto il 15 11 1916 nella 33.ma sezione sanità di Ronchi per ferita da arma da fuoco penetrante alla regione lombare. Sepolto cimitero di Ronchi

 

 

Pullara Giuseppe di Calogero e Russello Anna

soldato 224° Regg.to Fanteria

nato il 16 2 1896 e morto il 2 6 1817, data in cui ha preso parte al fatto d’armi di Zingar. Disperso

 

 

Pullara Salvatore di Ignazio e Lentini Anna

soldato 29° Regg.to Fanteria

nato l’11 6 1893 e morto il 12 6 1918 a Favara per malattia

 

 

Quaranta Antonio di Antonio e Piscopo Giuseppa

soldato 149° Regg.to Fanteria

nato il 29 4 1888 e morto il 18 6 1916 ospedale chirurgico mobile “città di Milano” per ferite da guerra. Sepolto a Matin Vicentino

 

 

Rizzo Pasquale di Antonino e Portolano Carmela

sposato con Piscopo Maria il 25 1 1914

soldato 30° Regg.to Fanteria, 2 reparto zappatori, matr. 12778

nato il 20 10 1894 e morto il 29 6 1916 in combattimento sul monte S. Miche, a Sagrado, per azione di gas asfissianti

 

 

Rotondo Vincenzo di Calogero e Vassallo Francesca

sposato con Presti Carmela il 3 7 1910

soldato 224° Regg.to Fanteria, 9 compagnia

nato il 22 10 1886 e morto l’1 11 1916 in combattimento a quota 174, sul medio Isonzo, Gorizia, per pallottola di fucile al petto. Sepolto nel campo

 

 

Russello Angelo di Gaetano e Bellavia Bartolomea

soldato 1° Regg.to Genio Zappatori, 3 compagnia, matr. 3453

nato il 24 12 1894 e morto il 9 6 1915 nell’ospedale da campo n. 37 per cancrena nell'arto sinistro provocata da ferita di arma da fuoco

 

 

Russello Onofrio di Antonio e Presti Anna

soldato 140° Regg.to Fanteria, 10 compagnia

nato il 2 10 1885 e morto il 3 6 1917 in combattimento a quota 208 Sud, altipiano carsico, per ferita alla testa con frattura della base cranica a causa di scheggia di granata. Sepolto nel campo

 

 

Russotto Vincenzo di Michele e Sorce Calogera

soldato 224 Regg.to Fanteria

nato il 24 1 1896 e morto l’8 10 1916 sul medio Isonzo in combattimento. Disperso

 

Sottotenente Sajeva Pietro

Sajeva Pietro di Giuseppe e Di Stefano Maria

sottotenente di complemento 96° Regg.to Fanteria, 12 compagnia

nato il 14 11 1893 e morto il 9 6 1916 in combattimento sul monte Barco, altopiano di Asiago, per ferite riportate. Sepolto in val Canaglia

 

 

Salvaggio Calogero di Gaetano e Piazza Lucia

soldato 39° Regg.to Fanteria di linea in Napoli, 1 compagnia, matr. 1895

nato il 18 4 1894 e morto il 25 7 1915 in località Castelnuovo del Carso per ferita d'arma da fuoco alla testa. Sepolto a Fogliano

 

 

Salvaggio Giuseppe di Calogero e Vassallo Todaro Vincenza

sposato con Sutera Bartolomea il 20 4 1915

soldato 82° Regg.to Fanteria

21 2 1890 e morto il 9 7 1918 ospedale militare di riserva, re.to S. Domenico, Chioggia per ferite riportate in combattimento

 

 

Salvaggio Salvatore di Calogero e Fradella Calogera

sposato con Cusumano Paola

soldato 16° Regg.to Fanteria

nato il 24 5 1894 e morto il 27 7 1919 a Favara per malattia

 

Sottotenente Santamaria Calogero

Santamaria Calogero di Giuseppe e Veneziano Broccia Rosa

Sottotenente di complemento 150° Regg.to Fanteria, 11 compagnia

nato il 21 11 1892 e morto il 3 9 1917 a quota 174 Est Gorizia, sul medio Isonzo, per ferita da scheggia di bomba a mano, penetrante nella regione frontale ed altre penetranti al fianco destro da pugnale. Sepolto nel campo. Salma traslata nella madrice di Favara

 

 

Santamaria Salvatore di Angelo e Lanfranca (Franco) Giuseppa

soldato 5° Regg.to Fanteria, 7 compagnia, matr. 20735

nato il 13 11 1895 Campobello di Licata e morto il 2 5 1916 in infermeria reggimentale di Plezzo, Macedonia, per ferite riportate in combattimento. Sepolto cimitero di Plezzo

 

 

Sardo Rosario di Salvatore e Virone Giuseppa

sposato con Galletti Caterina

sergente 1376 compagnia mitraglieri

nato il 30 11 1893 e morto il 17 6 1918 a C. Verduri (Fagarè), sul Piave, per ferite riportate in combattimento

 

 

Scariano Antonino di Salvatore e Arnone Carmela

sposato con Vaccaro Carmela il 26 4 1914

soldato 10° Regg.to bersaglieri

nato il 29 1 1887 e morto il 20 9 1918 a Favara per malattia

 

 

Schembri Salvatore di Calogero e Fanello Maria

soldato 139° Regg.to Fanteria

nato il 22 9 1883 e morto il 6 6 1917 in combattimento sul Carso. Disperso

 

 

Schembri Salvatore di Salvatore e Vetro Agata

soldato 132° Regg.to Fanteria, 8 compagnia, matr. n. 39032

nato il 13 3 1893 e morto il 17 9 1916 nell’ospedale da campo n. 93, Egidio d'Aquileia per ferita da palletta di Strapuel alla regione auricolare sinistra, con lesione della parte dorsale alta del midollo spinale

 

 

Schifano Calogero

di Gerlando e Nobile Carmela

sposato con Costa Giuseppa Assunta il 10 3 1913

soldato 144° Regg.to Fanteria, 9 compagnia

nato il 3 1 1890 e morto il m. 17 6 1916 sezione sanità n. 33, in Calvene (VI) per ferita di scheggia di granata al fianco sinistro. Sepolto cimitero di Calvene

 

Soldato Schifano Luigi

Schifano Luigi di Giovanni e Purrello Maria Anna

sposato con Simone Vullo Francesca il 3 2 1907

soldato 142° Regg.to Fanteria, 9 compagnia

nato il 29 12 1882 (31 10 1882) e morto il 4 9 1917 a quota 12, sul Carso, per ferite multiple d'artiglieria riportato in combattimento. Sepolto nel campo

 

 

Sciara Pasquale di Giuseppe e Failla Maria

soldato 6° Regg.to Bersaglieri

nato il 27 1 1894 e morto il 24 1 1916 in combattimento sul medio Isonzo. Disperso

 

 

Sciortino Carmelo

di Gerlando e Carlino Maria Rosa

soldato del 16° Regg.to Fanteria zappatori di Lerna, 7 compagnia, matr. 1012

nato il 7 12 1895 e morto il 2 7 1915 a quota 89, a sud di Polazzo, sul Carso, per ferita d'arma da fuoco all'addome. Sepolto nel campo

 

 

Sciortino Francesco di Salvatore e Chianetta Giuseppa

soldato 86° Regg.to Fanteria

nato il 20 8 1891 e morto il 19 3 1919 ospedale militare di riserva Rosolino Pilo di Palermo per malattia

 

 

Sciumè Filippo di Giuseppe e Monachino Antonia

soldato 158° Regg.to Fanteria

nato il 5 3 1887 e morto il 25 1 1918 nell’ospedale da campo n. 52 per ferite riportate in combattimento

 

 

Secondo Salvatore di Achille e Fradella Carmela

soldato 138° Regg.to Fanteria, 11 compagnia, matr.1021

nato il 13 3 1895 e morto il 17 8 1915 nel posto di concentramento dei feriti, sezione sanità, divisione in Castelnuovo per ferita di granata alla parte superiore della coscia destra. Sepolto in orto attiguo alla casa in Castelnuovo

 

 

Sferlazza Salvatore di Andrea e Fanara Calogera

caporal maggiore trombettiere 5° Regg.to Fanteria, matr.3425

nato il 21 4 1893 e morto l’11 4 1916 trincee di Za-Verzelimon (Conca di Plezzo) per ferite di granata

 

Sottotenente Sgarito Giuseppe

Sgarito Giuseppe di Michele e Pitanza Arcangela

sottotenente M. T. 47° Regg.to Fanteria

nato il 17 2 1887 e morto il 4 10 1916 22.ma sezione sanità di Vigentini per ferita di artiglieria agli arti inferiori e frattura della gamba sinistra. Sepolto a Vigentini

 

 

Sgarito Rosario di Calogero e Nobile Maria

caporale 21° Regg.to Fanteria

nato il 5 5 1894 e morto il 27 6 1916 in combattimento a Vallarsa. Disperso

 

 

Signorino Carmelo di Giosuè e Veneziano Broccia Paola

soldato 39° Regg.to Fanteria di linea a Napoli

nato il 9 9 1892 e morto il 20 7 1915 in combattimento sul Carso

 

 

Simone Antonio di Carmelo e Vetro Anna

sposato con Agliata Maria il 6 3 1905

soldato 75° Regg.to Fanteria, 8 compagnia, matr. 11776

nato il 27 1 1884 e morto il 4 11 1916 in combattimento a quota 126 presso Spacapani, sul Carso, per ferite da granata (la data di morte è quella del ritrovamento del cadavere). Sepolto cimitero militare di Gabrise Goreine

 

 

Simone Calogero di Carmelo e Sorce Giuseppa

sposato con Airò Carmela il 24 10 1909

caporale 112 Regg.to Fanteria

nato il 6 4 1884 e morto il 28 7 1916 nell’ospedale Vatragon di Udine per malattia

 

 

Simone Giuseppe di Carmelo e Vetro Agata

sposato con Alcamisi Anna il 15 9 1912

soldato 232° Regg.to Fanteria, 11 compagnia

nato l’11 8 1889 e morto il 20 8 1917 nell’ospedale chirurgico mobile “città di Milano” per ferita da palla di Straphuel penetrante all'addome, con lesioni multiple del retto e colon. Sepolto a Zagora

 

 

Sorce Antonio di Gaetano e Vullo Rosa

soldato 39° Regg.to Fanteria

nato il 5 8 1898 e morto il 1 11 1917 in combattimento nel ripiegamento al Piave. Disperso

 

 

Sorce Giuseppe di Giuseppe e Cordaro Angela

soldato 25° Regg.to Fanteria, 4 compagnia, matr. 19432

nato il 2 2 1892 e morto il 25 2 1916 nella 7.ma sezione sanità, infermeria di Vogrinchi, per ferita di arma da fuoco con frattura del femore e ginocchio sinistro. Sepolto a valle di Vogrinchi

 

 

Sorce Rosario di Vincenzo

soldato 226 Regg.to Fanteria

nato il 28 7 1896 e morto il 10 9 1917 nell’ospedale chirurgico mobile “città di Milano” per ferite riportate in combattimento

 

 

Stagno Calogero di Giuseppe e Giudice Rosa

soldato 16° Regg.to Fanteria, 7.ma compagnia, matr. 34968

nato il 10 11 1892 e morto il 20 10 1914 presso i pozzi di casa Scei Lebi (Regina) per ferita alla regione temporale con penetrazione in cavità. Sepolto nel campo

 

 

Stancapiano Carmelo di Calogero

caporale 258° Regg.to Fanteria

nato il 7 7 1898 e morto il 25 9 1917 a Udine per ferite riportate in combattimento

 

Tenente colonnello Stuto Giuseppe

Stuto Giuseppe di Carmelo e Grova Carmela

tenente colonnello in servizio attivo 282° Regg.to Fanteria

nato il 14 12 1870 e morto il 19 11 1917 nell’ospedale da campo prigionieri di Sigmun di Sherberg n. 95 per ferita d'arma da fuoco alla testa. Decorato di 3 medaglie d’argento al V. M. Salma traslata nella madrice di Favara

Lapide Tenente colonnello Stuto Giuseppe

 

Soldato Terranova Salvatore

Terranova Salvatore di Vito e Graceffa Rosaria

soldato 224° Regg.to Fanteria, 12 compagnia, distretto 60, prima categoria

nato il 12 10 1894 e morto il 1 11 1916 nell’ospedale da campo n. 130 e ospedale militare principale di Alessandria per emorragia interna causata da ferita penetrante nel torace. Sepolto cimitero Cappuccini di Gorizia. Salma traslata nella madrice di Favara

 

soldato Salvatore Todaro

Todaro Salvatore di Antonio e Nica Rosalia

soldato 224° Regg.to Fanteria

nato il 24 2 1896 e morto il 10 6 1916 sull’altipiano di Asiago in combattimento. Disperso

 

 

Torricelli Calogero di Francesco e Costa Carmela

sposato con D'Angelo Maria

soldato 149° Fanteria, 6 compagnia, matr. 31007

nato il 11 1 1890 e morto il 1 11 1915 nel ricovero a Sud delle cave di Vermigliano, sul Carso, a seguito dello scoppio di una granata. Sepolto a Vermigliano

 

 

Trupia Giuseppe di Carmelo e Amico Angela

soldato 5° Regg.to Genio, 18.ma compagnia

nato il 21 9 1895 e morto il 20 5 1916 in combattimento in località massi rocciosi (Sabotino) per ferite da guerra. Sepolto cimitero di Melit di Rio Muleni

 

Capitano Vaccaro Antonio

 

Capitano Vaccaro Antonio

Vaccaro Antonio di Antonio e Lena Vaccaro Rosa

capitano di complemento 133° Regg.to Fanteria

nato il 27 9 1883 e morto il 13 9 1916 nell’ospedale da campo n. 106 in Quisca per ferite riportate in combattimento. Salma traslata nella madrice di Favara

Le sue  virtù, la sua bontà, la sua educazione secondo i dettami della religione di Cristo, suscitarono la stima di chi lo conobbe.Dopo gli studi delle scuole elementari di Favara fece le secondarie nel Ginnasio-Liceo di Girgenti, mostrando particolare predilezione per la storia, la poesia e l'ideale di perfezione e armonia a cui sempre aspirò. Successivamente si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza presso l'Università di Palermo, ottenendone la laurea nel 1908. Nel 1814, in un momento in cui le cose cittadine procedevano confusamente, ci fu chi vide in lui l'uomo capace di comporre ogni dissidio e, perciò, fu strappato alla tranquillità familiare e campestre e per volontà popolare unanime fu innalzato alla carica di sindaco nel 1914. Nel periodo del suo mandato ha prestato aiuto agli indigenti spendendo del proprio in proporzioni, a volte, più vaste di quanto il suo patrimonio permetteva. Pochi giorni prima della rottura con l'Austria fu richiamato quale ufficiale del 5° Reggimento Fanteria, come addetto alla preparazione delle falangi che sarebbero state inviate al fronte. Nell'agosto del 1915 venne inviato in Carnia, nei luoghi di combattimento, finché il 22 Ottobre dello stesso anno, promosso capitano, fu trasferito al 133° Fanteria, nella zona di S. Lucia. Nelle fosche giornate del maggio 1916 si trovò impegnato a resistere e a cacciare gli Austriaci dal Trentino. Di là passò sull'Isonzo, impegnato in operazioni sempre più ardue, quando il 14 Agosto 1916 la sua rigogliosa giovinezza fu provata nei pressi di S. Caterina, dove in una pericolosa azione di guerra riportò gravi ferite. Ricoverato nel vicino ospedaletto 106 in Quisca, sopportò con eroica pazienza e rassegnazione, indicibili sofferenze fino al 13 settembre, quando, all'età di trentatrè anni, si spense. Il 13 Settembre 1919, nel terzo anniversario della sua morte, Favara volle onorare la sua memoria, scoprendo una lapide apposta nella sua casa paterna. Per l'occasione si tennero discorsi commemorativi dalle più eminenti personalità del paese, fra cui l'esimio prof. Francesco Scaduto. Di poi gli fu titolata una strada e una delle piazze storiche più importanti del paese: la piazza della Croce (o del Calvario). Successivamente gli fu titolata un'aula delle scuole elementari. Biografia tratta dagli scritti del prof. Antonio Palermo.

 

soldato Varisano Salvatore

Varisano Salvatore di Giuseppe e Pecoraro Angela

soldato 206° Regg.to Fanteria, matr. 19806

nato l’8 11 1885 e morto il 27 2 1917 in combattimento presso Villa Corominni, sul medio Isonzo, Gorizia, per scoppio di granata

 

 

Vella Antonio di padre ignoto e Vella Anna

caporale 147° Regg.to Fanteria, matr. 20327

nato il 18 6 1894 e morto il 20 8 1917 nel settore di Tolmino, presso il monte Urzli per ferite riportate in combattimento. Sepolto nel campo

 

 

Vella Calogero di Giovanni e Licata Rosa

soldato 42° Regg.to Fanteria

nato il 1 4 1899 e morto il 18 12 1917 in combattimento sul monte Asolone. Disperso

 

 

Vella Castrenze di Michele e Mulè Pasqua

soldato 3° Regg.to Fanteria

nato il 29 1 1885 e morto il 3 7 1916 nell’ospedale da campo n. 105 per ferita addominale penetrante in cavità da pallottola. Sepolto al cimitero di Ancignano

 

 

Vella Francesco di Salvatore e Patti Angela

soldato 146° Regg.to Fanteria, 9 compagnia, matr. 19335

nato il 30 12 1883 e morto il 15 6 1917 nell’ospedale da campo n. 17 in Zenzir per ferita da palla di fucile alla regione scapolare, penetrante, all'emotorace e paralisi cardiaca. Sepolto nel cimitero dell'ospedaletto di Zenzir

 

 

Vella Francesco di Calogero e Taibi Domenica

soldato 4° Regg.to Fanteria

nato il 3 11 1887 e morto il 3 3 1919 a Padula per malattia

 

 

Vetro Angelo di Mariano e Sciabica Rosa

sposato con Di Caro Rosaria il 30 11 1914

soldato 224° Regg.to Fanteria, 2 compagnia, matr. 12778

nato il 23 12 1885 e morto il 18 8 1916 nell’ospedale da campo n. 130 per ferita all'addome. Sepolto a villa Rodolfino (Gorizia)

 

 

Vetro Antonio di Giosuè e Vita Antonia

caporal maggiore 3Compagnia mitraglieri

nato il 11 10 1892 e morto il 16 3 1918 nell’ospedale militare di Brescia per infortunio

 

 

Vetro Giuseppe di Angelo e Arcadipane Dorotea

sposato con La Rocca Giovanna il 26 7 1914

soldato 63° Regg.to Fanteria, 15 compagnia

nato il 24 7 1893 e morto il 28 7 1915 nell’ospedale da campo n.32 in Cervignano per ferite riportate in combattimento. Sepolto a Cervignano

 

 

Vetro Giuseppe di Giuseppe e Patti Maria

sposato con Mendolia Calella Maria il 12 1 1908

soldato 11° Regg.to Fanteria, 4 compagnia, matr. 13786

nato il 26 1 1880 e morto il 8 2 191 in combattimento sul monte Calvario, a Pogdora, per ferita d'arma da fuoco. Sepolto a Podgona

 

 

Vinci Giuseppe di Salvatore e Puccio Giuseppa

soldato 145° Regg.to Fanteria, matr. 39741

nato il 24 2 1894 e morto il 12 7 1916 in combattimento presso il Comune di Piovene, sezione sanità n. 20, per ferita di arma da fuoco penetrante all'addome. Sepolto cimitero di Piovene

 

 

Vinti Salvatore di Calogero e Bonadonna Anna Maria

sottotenente di complemento 2° Regg.to Bersaglieri mobilitato

nato il 2 10 1894 e morto il 10 11 1915 in combattimento sul monte S. Michele per ferite riportate

 

 

Virgone Rosario di Calogero e Fallea Rosa

soldato 63° Regg.to Fanteria

nato il 22 3 1893 e morto il 21 10 1915 sulla collina Polazzo, quota 92, sul Carso, per ferita d'arma da fuoco alla gamba

 

 

Vita Giuseppe di Calogero e Magro (Zafu) Lucia

soldato 223° Regg.to Fanteria, 5 compagnia

nato il 7 4 1896 e morto il 22 6 1916 prigioniero di guerra nell’ospedale militare n. 4 in Linz (Austria), per meningite purolenta a causa di colpo di arma da fuoco. Sepolto cimitero di Linz

 

 

Volpe Salvatore di Giovanni e Alba Rosalia

Bruccoleri Antonia il 11 1 1914

soldato 63° Regg.to Fanteria, sez. Lanciatorpediniere, compagnia Stato Maggiore, matr. 1057

nato il 17 1 1893 e morto il 1 4 1917 nell’ospedale da campo n. 141 per ferita di scheggia di granata alla testa, con lesione cerebrale. Sepolto cimitero italiano di Forusa, in Macedonia

 

 

Vullo Angelo di Calogero e Salvaggio Anna

soldato 5° Regg.to Fanteria, 4° reparto zappatori, matr. 33651

nato l’11 10 1891 e morto il 28 6 1916 in combattimento nelle trincee di Monte Sei Busi, sul Carso, per ferita di granata alla testa. Sepolto a Monte Sei Busi

 

 

Vullo Giuseppe di Calogero e Alaimo Giuseppa

sposato con Indelicato Angela il 5 7 1914

soldato 10° Regg.to Bersaglieri

nato il 3 7 1891 e morto il 14 9 1915 in combattimento sul monte Paularo. Disperso

 

 

Zaffuto Giuseppe di Antonio e Castronovo Giuseppa

sposato con Salemi Carmela il 28 4 1912

soldato 133° Regg.to Fanteria, compagnia, matr. 14893

nato il 28 11 1883 e morto il 19 1 1916 in combattimento sulle colline di S. Lucia, settore di Tolmino, per ferite di arma da fuoco

 

 

Zambito Alfonso di Francesco e Airò Mariantonia

sposato con Cimino Francesca il 1 10 1905

soldato 19 Regg.to Fanteria, 10 compagnia, matr. 10172

nato il 12 1 1882 e morto il 5 6 1917 in combattimento a Flautar, Monfalcone, sul Carso, per ferite riportate. Sepolto Flautar, Monfalcone

 

 

Zambito Leonardo di Antonio e Costanza Gerlanda

soldato 49 Regg.to Fanteria

nato il 29 10 1897 e morto il 9 7 1919 a Milano per infortunio

 

Soldato Zarcone Antonio

Zarcone Antonio di Antonino e Loggia Giuseppa

soldato 34° Regg.to Fanteria

nato il 28 2 1892 e morto il 11 5 1918 scomparso per affondamento di nave

 

 

Zarcone Calogero di Antonio e Lupo Croce

sposato con Filorizzo Rosa il 13 9 1908

soldato 11° Regg.to Fanteria, 4 compagnia

nato il 18 11 1882 e morto il 12 4 1916 nell’ospedale da campo n. 219 in Cormory per ferite multiple da scheggia di granata, con frattura della gamba sinistra

 

 

La seconda Guerra Mondiale

 

 

Operazione Husky: il 14 luglio 1943 l'esercito americano arriva a Favara

(di Pasquale Cucchiara)

 

 

 

I soldati americani in via V. Emanuele e piazza Cavallotti

 

Antonio Amico n. 14.10.1882 - m. 27.1968 di Antonio e Camilla Sances

 

L'attesa - Nella primavera del 1943 l'arrivo delle forze alleate era in aria.Nel marzo del "43 vennero sganciate due bombe, di cui una colpì la stazione ferroviaria di Favara. In questo clima di apprensione l'Amministrazione fascista ddecise di chiudere l'anno scolastico con largo anticipo. Parallelamente i velivoli alleati lanciarono dei volantini che invitavano la popolazione e l'esercito ad arrendersi. Dopo lo sbarco Pauliddru (Paolo Portolano), il banditore del paese, gridava: Comu currinu li nglisi! Nenè il sacrestano della chiesa madre suonò le campane in stato d'emergenza, come del resto fece durante i bombardamenti prima dello sbarco. In quelle drammatiche ore il quartier generale del PNF favarese era in fibrillazione. Il gerarca locale, Nitto Mangiavillani, originario di Palma di Montechiaro, fece stenografare dai fratelli Amico il bollettino di guerra, il giorno stesso dello sbarco alleato. Come cani in fuga, i dirigenti fascisti che per vent'anni gli furono vicini, si dileguarono. Il feroce gerarca fascista fu ucciso da un soladato americano mentre il segretario del fascio, Calogero Butticè, venne recluso in un campo di concentramento alleato a Villaseta.

 

L'occupazione militare - L’attacco americano si concentrò su tre fronti: uno proveniente da Naro, uno da Palma di Montechiaro e uno da Campobello di Licata. Lo scontro più cruento si registrò ai confini fra Favara e Naro, in contrada Pernice; qui, ingaggiarono un durissimo scontro il 30° Gruppo Reggimentale americano e il 35° Battaglione di Bersaglieri italiani comandato da Guido Moccia. Gli italiani resistettero stoicamente dall’11 al 14 luglio perdendo oltre 200 uomini tra morti e feriti. I primi soldati americani ad entrare a Favara furono i Rangers del 3° Battaglione agli ordini del Maggiore Dammer, proveniente da Campobello di Licata. I soldati arrivarono con il treno a scartamento ridotto che collegava Agrigento-Favara-Naro. Il presidio americano venne assicurato dal 7a Fanteria. I soldati piazzarono alcuni carri armati “Sherman” nei punti nevralgici della città e impiantarono delle basi militari nelle zone limitrofe per piantonare il paese e smistare i prigionieri.

 

L’accoglienza dei favaresi - I Rangers vennero accolti come liberatori dalla popolazione anche perché, una buona percentuale dell’esercito U.S.A., era di origine siciliana. Questi uomini si rilevarono una vera e propria arma romantica in quanto rassicurarono la popolazione e funsero da interpreti. Gli invasori offrirono prodotti che la gente sconosceva: caramelle, cioccolati, scatolette e sigarette. Le sorprese più acclamate furono il DDT, la penicillina e il sapone. A causa delle pessime condizioni igienico-sanitarie, il DDT venne utilizzato come disinfestante, la penicillina per curare efficacemente le infezioni, mentre il sapone migliorò l’igiene personale.

 

La riorganizzazione politica - Dopo la fuga dei gerarchi fascisti e la dissoluzione dell’esercito italiano si costituì un comitato cittadino che si preparò timidamente a ricevere gli americani in Comune. Il tema principale della discussione fu la definizione del nuovo corso politico e la designazione del nuovo primo cittadino. Non è chiaro come si arrivò alla nomina di Antonio Amico ma, ad ogni modo, le ipotesi plausibili sono essenzialmente tre:

- venne designato sindaco perché era il rappresentante del comitato cittadino;

- venne eletto in seguito ad un plebiscito popolare;

- venne designato su indicazione dell’interprete locale dell’esercito americano Francesco Crapanzano. La sua proclamazione ufficiale avvenne il 19 luglio del 1943 (il documento risulta firmato del comando del Maggiore Generale Truscott) e anche la prefettura di Agrigento ne prese espressamente atto.

 

Tratto dal libro di Pasquale Cucchiara, Quando i Rangers vennero in Sicilia, ediz. Medinova, 2021.

 

 

 

Favaresi deportati nei campi di sterminio

(di Pasquale Cucchiara)

 

Le deportazioni degli italiani nei campi di concentramento iniziarono dopo l’armistizio di Cassibile dell’8 settembre 1943. La fine delle ostilità con le forze anglo- americane diede vita al fenomeno della Resistenza contro gli ex alleati nazisti che intanto avevano occupato l’Italia centro - settentrionale e internato nei campi di concentramento parte dei ragazzi del Regio esercito italiano. Dunque, per i nazisti, anche gli ex alleati italiani divennero nemici da deportare, sfruttare ed eliminare proprio come gli Ebrei, omosessuali, zingari, dissidenti politici etc. Aggiungiamo che, ai prigionieri italiani fu riservato un trattamento peggiore rispetto agli altri perché considerati traditori del Terzo Reich. Purtroppo, anche diversi favaresi ebbero la sventura di finire nei Lager. La lettura di alcune delle loro biografie scaturisce un senso di incredulità che lascia spazio solo all’indignazione. E non è tutto, perché molti reduci favaresi, un po’ come tutti i superstiti di questa terribile esperienza, reagirono con il silenzio alle percosse subite nei lager, sbagliando. Solo Calogero Lena Vaccaro ha avuto il coraggio di scrivere la sua tremenda storia in un libro molto interessante dal titolo da Ramalia a … Ramalia. Anche, le Amministrazioni comunali che si sono succedute hanno contribuito a creare un vero e proprio vuoto storico. Basta pensare che la prima lapide marmorea, anche se parziale nei nominativi riportati, venne installata solo il 25 aprile del 1994  in piazza d’Armi, dall’amministrazione guidata da Gaetano Sanfilippo. Nel 2006, lo storico Calogero Castronovo trovò tracce documentali del favarese Giovanni Giglia fra i caduti nel campo di concentramento Ebensee (sotto campo di Mathausen) e l’amministrazione guidata da Domenico Russello commissionò una lapide che fece installare all’entrata del cimitero di piana Traversa.

Quello che si riporta di seguito è un elenco incompleto dei deportati.

 

Cognome e nome

data di nascita

luogo

genitori

campo di sterminio

data di morte

luogo

Bruccoleri Nicolò

16.3.1908

Favara

Giovanni e Bosco Agata

Dachau

24.10.1982

Favara

Burgio Gaetano

29.7.1916

"

Calogero e Russello Carmela

Dachau

11.8.1945

Dachau

Butticè Emanuele

18.8.1922

"

Giuseppe e Terrasi Filippa

M. Stammiager IV C (GE)

18.12.2008

Favara
Cucchiara Antonio 6.12.1914 " Giuseppe e Mirabile Giuseppa Germania -si sconosce il lager 16.7.1945 Waltershausen - Toepfersberg Friedhof
Cucchiara Salvatore 27.12.1914 " Antonio e Milioti Vincenza Germania -si sconosce il lager 9.7.1945 Porz - Wahn Friedhof e successivamente traslato al cimitero militare italiano d'onore ad Amburgo

Fanara Calogero

27.8.1915

"

Calogero e Sciumè Giuseppa

Imperia

27.9.1973

Favara

Fradella Filippo

5.1.1892

"

Salvatore e Capodici Antonia

Melk (sottocampo di Mauthausen)

31.1.1945

Melk (sottocampo di Mauthausen)

Galiano Antonio

28.9.1902

"

Calogero e Gazziano Antonia

prima a Mauthausen

poi a Gausen (sottocampo di Mauthausen)

16.6.1947

Messina

Giglia Giovanni

14.4.1899

"

Calogero e Lanfranca Giuseppa

Ebensee (sottocampo di Mathausen)

2.3.1945

Ebensee (sottocampo di Mathausen)

Lentini Pietro 5.10.1920

"

Calogero e D'oro Carmela   30.8.1945 Tonder (Danimarca)

Marrone Calogero

8.5.1899

"

Salvatore e Paci Filippa

Dachau

14.2.1945

Dachau

Marsala Domenico

22.12.1892

"

Calogero e Sanfratello Giuseppa

Gusen

9.11.1944

Gusen

Milioti Calogero

18.8.1919

"

Giuseppe e Sanfilippo Anna

si sconosce il lager

7.7.1994

Favara

Patti Nicolò

4.11.1911

"

Vincenzo e Giudice Concetta

Dora - Mittelbau

18.7.1943

morto mentre fuggiva dal lager

Patti Pietro

18.2.1922

"

Paolo Adelfio e Bennardo Bartolomea

si sconosce il lager

24.5.1991

Favara

Piazza Calogero

10.7.1916

"

Filippo e Presti Gaetana

Lille (fuggito)

12.11.1991

Favara

Quaranta Carmelo

4.5.1911

"

Calogero e Capodici Giovanna

Boslar (GE)

22.12.1997

Favara
Taranto Rosario 24.6.1923

"

Calogero e Muscarà Francesca Lachewalde 10.1.2012 Favara
Lena Vaccaro Calogero 8.1.1921

"

Angelo e Signorino Gelo Giacoma

prima a Stalag IV - poi miniere di Plzen Kladno

 liberato dai sovietici

2016 Favara
Valenti Salvatore 21.4.1912

"

Giosuè e Gargano Giuseppa catturato nel fronte Jugoslavo 30.9.1944 disperso in prigionia in territorio Jugoslavo
Vetro Salvatore (1)            
Di Stefano Salvatore 9.7.1917   Calogero e Pullara Carmela Stalag IV    
Buggea Calogero 1914(?)          
Tuzzolino Giuseppe        Josef Staniewsck (Polonia)    

 

Come riporta Pasquale Cucchiara nel suo libro, rifacendosi al libro di Calogero Vaccaro, Da Ramalia a Ramalia, Siculgrafica soc. coop., 2007, aggiunge Vetro Salvatore (catturato in Albania il 9/09/1943, detenuto in Germania e rientrato a Favara; Di Stefano Salvatore che dopo la guerra cambiò nazionalità; Buggea Calogero; tra i documenti di Rosario Taranto, il nome di un probabile favarese: Tuzzolino Giuseppe, deportato a Josef Staniewsck (Polonia) dal 14/09/1943 all’8/05/1945, con numero di matricola 05752.

 

 

Antonio Galiano e l'ombra del maledetto lager

 

Il lager di Mauthausen

Lager di Mauthausen

 

Cave del lager di Mauthausen

 

Liberazione dei detenuti di Mauthausen

 

 

 

In Austria, nel cuore dell’ampia valle del Danubio, ricoperta di abetaie e prati, c’è Mauthausen. Furono i deportati a costruirla. Chi arrivava in quella fortezza trascorreva un primo periodo di detenzione o di “educazione” come dicevano le SS. Si iniziava un processo di spersonalizzazione, poi, nella quasi totalità, venivano destinati alle cave, nelle industrie belliche, nella costruzione di dighe, gallerie, ferrovie, etc.

Nei registri di Mauthausen vennero immatricolati 156 mila deportati, ma il numero fu maggiore. durante i primi anni vennero utilizzati ripetutamente numeri già appartenuti a deportati morti. Inoltre numerosi deportati furono uccisi all’arrivo senza essere immatricolati. I libri dei morti riportano 71.856 nomi. Sul letto di morte il comandante di Mauthausen Franz Ziereis dichiarò che i morti erano stati 65 mila. Dopo la guerra una commissione di ex deportati cercò di calcolare il numero, ma senza arrivare a conclusioni sicure. Una valutazione equilibrata parla di 127.767 detenuti che non tornarono da Mauthausen.

Con una disposizione del 2 gennaio 1941 di Reinhard Heydrich, comandante dell’ufficio centrale di sicurezza del Reich i lager, vennero divisi in tre categorie: Dachau e Sachsenhausen di prima categoria, Buchenwald e Flossenburg di seconda, Mauthausen di terza. A Mauthausen dovevano essere mandati, per l’annientamento, gli elementi irrecuperabili.

Nell’aprile 1942 la vita e la morte dei deportati nei lager vennero pianificai razionalmente: pochi mesi di fatica inumana, lo sfacelo fisico e mentale, l’eliminazione. La durata media della vita nel lager era prevista in nove mesi, ma in realtà ogni comandante di lager appesantì o alleviò le direttive del Reich. In generale fu appesantita, riducendo la durata indicata nelle tabelle.

Il 4 aprile 1945 Himmler indirizzava ai comandanti di Flossenburg e Dachau questo telegramma: Di resa non si parla neppure. Il lager deve essere evacuato immediatamente. Nessun detenuto deve cader vivo nelle mani del nemico.

Sul letto di morte il comandante di Mauthausen Franz Ziereis dichiarò: Ricevei da Himmler l’ordine di convogliare tutti i detenuti nelle gallerie Kellertsan e Bergkrostal di Gusen e di farle saltare con la dinamite. Già nel febbraio il generale Pöhl aveva dato ordine di uccidere tutti i detenuti, nel caso che la guerra fosse perduta.

 Il 13 giugno 1947 il “Notiziario di Messina” pubblicava un articolo dal titolo: “Strano caso di uno smemorato”. L’articolo riportava che intorno alle 23,45 del giorno precedente un certo Giuseppe Di Giovanni accompagnava al pronto soccorso uno sconosciuto in stato comatoso, che subito dopo le prime cure riprendeva i sensi. Il giovane Di Giovanni raccontava al sottufficiale di servizio dell’ospedale di avere visto lo sconosciuto privo di sensi, come se dormisse, seduto in una poltroncina del cinema Orfeo di Messina. Il Di Giovanni aveva provato a chiamare lo sconosciuto ripetutamente, ma questo non rispondeva; successivamente lo scosse, ma lo sconosciuto si accasciò come fosse morto.

Il fatto strano di questa faccenda sta in un diario trovato in tasca allo sconosciuto, dove dichiarava di essere uno smemorato, di non ricordare chi era, da dove veniva e del perché si stava recando a Siracusa. Nel diario si leggeva che cercava la sua famiglia, ma non sapeva dove trovarla perchè non ricordava nulla. Lo sconosciuto non aveva documenti, quindi non era possibile identificarlo. Aveva una apparente età di 30 anni, carnagione bruna come un meridionale, capelli neri, ben rasato, alto 1,65 cm. Addosso aveva un biglietto ferroviario staccato alla stazione di Roma e arrivato a Messina la mattina del giorno 11. Era diretto a Siracusa.

Tenuto all’ospedale Piemonte, il giorno 15 lo sconosciuto fu in grado di rispondere alle domande dei medici: disse di essere il numero 61.649 di Mauthausen. Non ricordava altro. All’indomani, 16 giugno 1947 morì per un collasso improvviso.

Questo sconosciuto era un deportato, morto due anni dopo la fine della guerra, a causa delle percosse subite nel lager. Si chiamava Antonio Galiano ed era nato a Favara il 28 settembre 1902. Operaio meccanico a Milano, aveva partecipato all’organizzazione degli scioperi del marzo 1944. Venne arrestato e deportato. Dopo una breve quarantena a Mauthausen veniva trasferito nella compagnia di disciplina, dove i detenuti erano costretti a trasportare pietre dalla cava al frantoio a passo veloce e guai a spezzare la fila, perché si rischiava di essere finito a calci e a colpi di bastone o pietra. Alla compagnia di disciplina i deportati resistevano una settimana o due. Chi non moriva sotto il bastone crollava sfinito e i kapò lo uccidevano nello stesso posto dov’era caduto. L’Oberkapò da cui dipendevano la cava e la compagnia di disciplina si chiamava Otto. Un giorno Antonio fu sorpreso da Otto a dare un po’ del suo caffè a un deportato francese. Nel mondo del lager il gesto di Antonio era insensato, considerato uno spreco per un uomo da cui non si poteva spremere altro lavoro. Otto chiamò Antonio e gli diede trentuno colpi di staffile, poi lo gettò nell’acqua gelida e gli scagliò delle pietre, colpendolo alla nuca. Quella sera i compagni lo medicarono come poterono.

Il 5 maggio 1945, al momento della liberazione, Antonio pesava 35 kg. Tornò a casa a Milano. Le cure della moglie Dina gli fecero recuperare a poco a poco le forze. Il 3 settembre riprese il suo lavoro di operaio, ma era ancora troppo debole; viveva in uno stato di agitazione continua; di notte parlava e si svegliava di soprassalto. Nell’ottobre 1945 andò a Varazze, in un centro di cura per reduci e un medico disse a Dina di non illudersi perché la ferita alla nuca poteva avere gravi conseguenze. A novembre Antonio tornò a Milano. Il 17 aprile 1946 si ripresentò in fabbrica chiedendo un lavoro leggero, almeno per i primi tempi. Resistette fino al 26, quando ebbe un collasso. Antonio rinunciò alla fabbrica e accettò un posto di guardiamacchine. Nel 1947 gli incubi e le allucinazioni erano sempre più frequenti: ovunque Antonio avvertiva le sensazioni del lager. Si accorgeva di vivere giornate intere in uno stato di semi-incoscienza e non ricordava quello che aveva fatto, le persone che aveva incontrato. Galiano sentiva la sua memoria svanire e per tale motivo teneva un diario.

Tra gli scritti: 5 giugno 1947 – Riposo, ma la mia testa bolle; cammino come un pazzo e sono molto triste; l’ombra del maledetto lager grava su di me. Ho sognato Otto, l’Oberkapò della cava, maledetto cane, ghignava, aveva una frusta in mano. Non sono bastati 31 colpi di staffile, il tuffo nell’acqua gelida e le pietre? Ancora vuoi tormentarmi? Vattene via, Otto, non picchiarmi, cosa ho fatto di male per aver dato un po’ di caffè caldo a Marcel?

La moglie Dina era a Tirano, al capezzale di un fratello malato. Il pomeriggio dell’8 giugno Antonio andò alla stazione centrale per raggiungere la moglie, ma non arrivò mai a Tirano. La sua mente lo tradì. Andò a Roma e lì prese il biglietto per Siracusa. Cinque giorni dopo venne ritrovato al cinema Orfeo di Messina.

Dopo la morte di Antonio, la vedova Dina restò a Milano, vivendo col suo lavoro di pantalonaia. Il Ministero del Tesoro le ha negato la pensione, affermando che la morte del marito non poteva essere posta in relazione di causa con la detenzione nel lager di Mauthausen. La pensione venne riconosciuta a Dina nel 1971, dopo la pubblicazione del libro “La parola agli aguzzini” di Vincenzo e Luigi Pappalettera, da cui è stata estratta la presente relazione.

Dell’Oberkapò Otto gli autori del libro riuscirono a sapere che era tedesco, ex soldato della Wehrmacht, arrestato nel 1942 e deportato a Birkenau, come tutti i sanguemisti, perché il padre era ariano ma la madre era zingara. Si era salvato facendo il kapò. Otto fu rilasciato dagli americani per mancanza di testimonianze a carico.

 

 

 

Partigiani favaresi

(di Pasquale Cucchiara)

 

stele commemorativa dei partigiani favaresi in piazza Cavour

 

Il regime fascista trascinò l’Italia nella seconda guerra mondiale. Nonostante le clamorose vittorie iniziali, i nazifascisti vennero progressivamente schiacciati dalle forze alleate. Nel luglio del 1943, l’esercito americano sbarcò in Sicilia e il regime fascista si sfaldò completamente. L’8 settembre del 1943 l’Italia firmò l’armistizio con gli alleati e, parallelamente, i tedeschi occuparono l’Italia centro settentrionale. Fu l’inizio della guerra di Liberazione italiana portata avanti da tutto l’arco costituzionale antifascista.

In Sicilia, con lo sbarco degli americani, la guerra era praticamente finita e, di conseguenza, non ci furono le condizioni affinché si potesse sviluppare questo movimento di lotta. Tuttavia, si stima che oltre 5000 siciliani combatterono nelle brigate partigiane al centro/nord e all’estero.

Fra questi, possiamo annoverare ben 36 partigiani favaresi. Tutti nominativi rintracciati sono documentati da atti ufficiali tranne Vincenzo Diana (testimonianza orale del figlio e di uno storico di Sommatino) e di Giuseppe Angelo Lombardo (testimonianza orale della figlia documentata da alcune fotografie). Favara vanta una medaglia d'oro alla Resistenza consegnata, post mortem, da Sandro Pertini, al partigiano Giovanni Gallo mentre, in totale, i partigiani caduti furono due (Girolamo Agliata e Giovanni Gallo). L'unica donna favarese impegnata nella resistenza fu Antonietta Fava mentre l’unico partigiano laureato fu Baldassarre Capodici. L’attività partigiana dei favaresi è ben stratificata in tutto il territorio nazionale: il gruppo più numeroso è presente in Piemonte (11) altri partigiani sono stati riscontrati in Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Lazio, Toscana e Marche.Da segnalare la presenza di ben sei partigiani favaresi che hanno combattuto all’estero (Jugoslavia e Albania) l’aggressore nazifascista. I partigiani favaresi furono, in larga parte, soldati sbandati dopo l’8 settembre mentre altri erano emigrati al nord Italia prima dei tragici eventi bellici.

I partigiani favaresi a cui è stato assegnato un posto nell'onomastica locale sono: Calogero Fanara, Calogero Piazza, Girolamo Agliata, Gaetano Moscato, Antonio Lombardo e Antonietta Fava.

I partigiani favaresi sono 35, tutti documentati da atti ufficiali tranne Vincenzo Diana (testimonianza orale del figlio e di uno storico di Sommatino) e di Giuseppe Angelo Lombardo (testimonianza orale della figlia documentata da alcune fotografie). Favara vanta una medaglia d'oro alla Resistenza consegnata post mortem da Sandro Pertini, al partigiano Giovanni Gallo mentre, in totale, i partigiani caduti furono due (Girolamo Agliata e Giovanni Gallo). L'unica donna favarese impegnata nella resistenza fu Antonietta Fava. L’attività partigiana dei favaresi è ben stratificata in tutto il territorio nazionale: il gruppo più numeroso è presente in Piemonte (11) altri partigiani sono stati riscontrati in Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Lazio, Toscana e Marche. Da segnalare la presenza di ben sei partigiani favaresi che hanno combattuto all’estero (Jugoslavia e Albania) l’aggressore nazifascista. I partigiani favaresi furono, in larga parte, soldati sbandati dopo l’8 settembre mentre altri erano emigrati al nord Italia prima dei tragici eventi bellici.

I partigiani favaresi a cui è stato assegnato un posto nell'onomastica locale sono: Calogero Fanara, Calogero Piazza, Girolamo Agliata, Gaetano Moscato, Antonio Lombardo e Antonietta Fava.

 

L’elenco dei partigiani: 

1

Agliata Girolamo

 

di Michele e Averna Concetta

n. 2.2.1915 -  m. 31 1 1945 sep. cimitero comunale di Imperia

Corpo Volontario della Libertà (CVL) – 4a Brigata E. Guerrini 2a Divisione F. Cascione – dall’8/09/43, provincia di Imperia. Catturato e ucciso dai tedeschi

partigiano Agliata Girolamo

2

Bontà Antonio

 

di Antonio e Giuseppa Lentini

n. 23.3.1901

 

Comando della 2a Divisione Langhe a partire dall’1/09/1944, in provincia di Cuneo

 

3

Capodici Baldassarre

brigata Quartier generale, dall’ 8/10/1944 al 28/04/1945 – Piacenza

partigiano Capodici Baldassare

4

Castronovo Salvatore

Commissione Marchigiana Riconoscimento Partigiani Co

 

5

Cibardo Bisaccia Gerlando

 

di Antonio e Giuseppa Puccio

n. 2.1.1920

Divisione Italo Rossi dall’1/08/1944 al 3/03/1945 per poi passare nella Brigata SAP Marengo fino alla Liberazione, in Piemonte

 

6

Criminisi Calogero

 

di Carmelo e Concetta Sferrazza

n.5.1.1924 - m. 25 7 2001

Brigata Val Ellero dal 24/09/1944 all’8/05/1945, in provincia di Cuneo

partigiano Criminisi Calogero

7

Criscenzo Giuseppe

 

di Paolo e Anna Ventura

n. 2.2.1923 - m. 5.7.2000 Palermo

Brigata Ferruccio Gallo dal 10/11/1944 al 7/06/1945, in provincia di Torino

 

8

Cusumano Filippo

 

di Giuseppe e Giuseppa Puccio

n. 9.8.1917 - 25.7.2011 Caselle Torinese (TO)

Ex divisione Augusta Brigata Cordero, in provincia di Torino

 

9

Diana Vincenzo

 

di Salvatore e Isidora Alba

 n. 19 6 1914

partigiano in Jugoslavia

 

10

Fanara Calogero

 

di Calogero e Giuseppa Sciumè

n. 1.9.1915 - m. 27 9 1973

2a Divisone d’assalto Garibaldi–Liguria F. Cascione e successivamente si unì alla 6a Divisione Garibaldi S. Bonfante, dal 20/10/1944 al 23/05/1945, in provincia di Imperia

partigiano Fanara Calogero

11

Fava Antonietta

 

di Giuseppe e Di Stefano Antonia

n. 12.4.1912 m. 18.11.1996 Giaveno (TO)

2a Brigata SAP Lanfranco, con il nome di battaglia “Anna”. È l’unica donna favarese che si impegnò nella Resistenza

 

12

Gallo Giovanni

 

di Salvatore e Paola Patti

n. 8.9.1923 -  m. 1 6 1944 sepolto nel cimitero di Albenga

medaglia d’oro della Resistenza, ucciso dai tedeschi mentre provava ad unirsi con i partigiani di Albenga, in provincia di Savona

partigiano Gallo Giovanni

13

Imberbamo Michele

6ª brigata Giacomo Fiamme Verdi,  Bologna. Tenne i rapporti per il comando del CUMER con le varie formazioni partigiane e con gli alleati

 

14

Lavasca Antonio

1° Battaglione Genio Alpino – Divisione Partigiana Garibaldi, in Jugoslavia

 

15

Liotta Antonio

 

di Salvatore e Camilla Amico

n. 24.3.1923 -  m. 29 12 2005

2a Divisione Langhe Rocca d'Arazzo, dal 12/01/1945 al 7/06/1945, in provincia di Cuneo

 

16

Lombardo Antonio

 

di Riccardo e Maria Antonia Pirrera

n.7.8.1916 - m. 28.6.2003

Comando Divisione Italiana Partigiana Garibaldi dall'8/9/1943 al 7/4/1944 in Jugoslavia

partigiano Lombardo Antonio

17

Lombardo Giuseppe Angelo

 

di Riccardo e Maria Antonia Pirrera

n. 31.10.1919 - m. 28 3 2005

3a Brigata Garibaldi – Gallarate, in provincia di Varese

 
18

Marrone  Calogero

 

di Salvatore e Paci Filippa

n. 8.5.1889 m. 15.2.1945

gruppo partigiano "5 Giornate del San Martino" a Varese, eroe favarese giusto fra le nazioni

19

Marrone Domenico

 

di Calogero e Marrone Giuseppa

 n. 30.9.1928  m. 2.3.2011 (Varese)

brigata Poldo Gasparotto a Varese; figlio di Calogero Marrone l’eroe favarese giusto fra le nazioni

20

Milioti Carmelo

 

di Pietro e Giuseppa Chianetta

n. 19.7.1911 - m. 30.3.1981

Brigata A. Gramsci, in Albania

partigiano Milioti Carmelo

21

Montalbano Calogero Carlo

Formazione Monterotondo, dal 2/01/1944 al 5/06/1944, in Lazio

 

22

Montalbano Gaetano

 

di Gaetano e Maria Di Stefano

n.1.5.1918 - m.13.12.1987

99a Brigata Garibaldi dall’1/05/1944 al 7/06/1945, in Piemonte

 

23

Moscato Gaetano

 

di Giuseppe e Antonia Nobile

n. 24.5.1919 - m. 25.12.1999

SAP dal 1/02/1944 al 31/10/1944, Forlì

partigiano Moscato Gaetano

24

Nobile Diego

Commissione riconoscimento partigiani italiani all'estero

 

25

Piazza Calogero

 

di Filippo e Gaetana Presti

n. 25.6.1916 - m. 22.11.1991

6a Divisione d’assalto Garibaldi Liguria S. Bonfante, dal 5/06/1944 fino al 30/05/1945, in provincia di Imperia

 

26

Piazza Paolo

 

di Filippo e Gaetana Presti

n. 23.4.1915

partigiano in Liguria

partigiano Piazza Paolo

27

Presti Pietro

 

di Gaspare e Carmela Patti

n.22.4.1915 - m. 3.6.1982

Brigata Val Mongia , in provincia di Cuneo

 

28

Pompeo Gaetano

Commissione riconoscimento partigiani italiani all'estero

 

29

Pullara Calogero

Brigata Bandiera Rossa, dall’8/09/1943 al 4/06/1944  Roma

 

30

Pullara Ernesto

Brigata Bandiera Rossa, dal 9/09/1943 al 4/06/1944, Roma

 

31

Puccio Salvatore

10.10.1923

9a Divisione Garibaldi, dall’1/05/1944 al 7/06/1945, in Piemonte

 

32

Termini Cesare

divisione Corchiano Carosi, Lazio

 

33

Salamone Calogero

Brigata Dall'Orco Divisione Garibaldi Coduri dal 10/11/1944, in provincia di La Spezia

 

34

Schifano Felice

 

di Giuseppe e Calogera Avenia

 n. 18.10.1913 - m. 9.2.1997

Gap Sirolo Numana, dal 1/11/1943 al 1/07/1944, Commissione Marchigiana Riconoscimento Partigiani

 

35

Zambito Antonio

 

di Antonio e Angela Schifano

n. 10.2.1922

6a Brigata Belbo della 2a Divisione Langhe, dal 20/2/1945 al 6/5/1945, in provincia di Cuneo

 

36

Zambito Vincenzo

formazione Ospedale Militare Lucca dal 4/01/1944 al 15/09/1944, in Toscana (Lucca)